’Ndrangheta padana di Enzo Ciconte

’Ndrangheta padana (Rubbettino, 2010) è un piacevole ed attualissimo saggio dello storico calabrese Enzo Ciconte, che attraverso vicende, episodi, ricostruzioni e amare riflessioni cerca di spiegare come e perché la ‘ndrangheta si sia insediata e ramificata anche in Lombardia, riproducendo le stesse caratteristiche presenti nei clan del territorio calabrese.

Tutto ciò è avvenuto grazie al comportamento superficiale ed omertoso dell’imprenditoria legale del Nord, che nonostante le numerose collusioni e le stranezze, sembra non accorgersi del fermento e dell’agitazione causato dalla presenza dall’imprenditoria mafiosa nel proprio mercato, e grazie alla politica che continua ad ignorare e a sottovalutare il fenomeno senza prendere ferrei provvedimenti in merito. Nemmeno la tanto discussa Lega Nord si è interessata a contrastare il problema, completamente assorbita nelle persecuzioni contro gli stranieri e gli extracomunitari, nella propaganda delle proprie idee di federalismo e nella diffusione dei propri simboli di riconoscimento.
Ciconte afferma così che la colpa deve essere equamente suddivisa tra: l’imprenditoria legale del Nord che preferisce tacere, permettendo così la crescita e l’affermazione del fenomeno criminale e la popolazione del Nord che anche dinanzi all’evidenza preferisce tacere piuttosto che denunciare, assumendo così un comportamento prettamente omertoso.

La ‘ndrangheta sta lentamente invadendo l’intera economia della Lombardia, ricca di imprese edili e di appalti (soprattutto in vista dell’Expo 2015), perciò se non si interviene al più presto, cercando di sradicare prima le radici e poi il resto dei rami di questa velenosissima pianta che irrimediabilmente tenta di soffocare l’intera società e l’intera economia italiana e non solo.
Consigliato a tutti gli amanti del genere.