Nel mondo che verrà di Roberta Spears

"Nel mondo che verrà, io sarò quella/che spalancherà sempre gli scuri verdi incurvati/per far entrare la luce del sole nella stanza"

Questi versi, apparentemente semplici, racchiudono l’essenza di "Nel mondo che verrà", la raccolta di poesie di Roberta Spear, poetessa californiana morta nel 2003 di leucemia.
Questo libro celebra la sua capacità di stupirsi del mondo e dei suoi luoghi, che nonostante il disfacimento e il disincanto dei nostri tempi, è ancora capace di fornire a uno sguardo attento e ricettivo, la meraviglia, nelle sue molteplici forme.
I suoi occhi sanno vedere oltre la superficie delle cose e degli eventi, rendendo ciò che è ordinario, consueto, qualcosa di straordinario pur conservando la quotidianità e l’essenzialità.
Nei versi di questa raccolta, Roberta Spear riserva il suo sguardo capace di autentica sete di bellezza ai paesaggi italiani che ha tanto amato e apprezzato nei suoi frequenti viaggi in Italia e non li descrive o racconta ma li rende vivi con una liricità essenziale che sa soffermarsi sulla gente comune, sugli angoli di una strada, sui bambini che giocano sulla riva. Un modo stringato di restituire poesia agli aspetti semplici della vita, senza banalizzarli. E’ come se Roberta Spear con questo libro, volesse lasciarci un’indicazione, un tenue messaggio: aprirsi al mondo, per coglierne la spiritualità e il potenziale creativo che può risollevarci da un deterministico destino di chiusura e di disfacimento.

"La vita va nominata, spesso richiamata prima che si allontani troppo"