Nera è la pioggia su Palermo
- Autore: Valentina Cucinella
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Valentina Cucinella non è solo una scrittrice di noir, ma è una giornalista e una esperta in Comunicazione e agente letterario. È stato Carlo Frilli a volerla di nuovo come scrittrice noir e dunque è uscito il libro Nera è la pioggia su Palermo (Fratelli Frilli editori, 2023).
Non la Palermo eternamente associata alle cosche mafiose, ai lutti con la lupara, tutto il trovarobato di una città che non esiste più o c’è solo rimasto il marchio. Una città moderna e antica, dove i progressi tecnologici sono arrivati come dappertutto e si parla in chat, si sta sui social. Palermo come tutte le città vive la modernità in una solitudine fredda di persone che scrivono il loro disagio, l’alienazione per amicizie strette solo con sconosciuti e sconosciute che non vedranno mai. Una Palermo dove abitano persone che uccidono per soldi o per odio e vivono in una disperazione assoluta, come Ettore, che gira per internet a caccia di una sodale che come lui voglia togliersi la maschera del buonismo e vendicarsi dei torti subiti; come Veronica, che vuole piantarla di fare solo la ricercatrice di laboratorio o alcune sere come lottatrice in arti marziali miste, che ha trovato la carta vincente in Ettore.
Lui ha trovato in lei una simile, una che non ha paura della sua pazzia, che in Ettore vede l’angelo sterminatore, uno che uccide anche ragazzini se sono stati insolenti, menefreghisti, perché anche nell’uomo peggiore c’è un fondo etico che non si può scalfire.
Ettore ascolta alla radio, mentre viaggia in auto, l’intervento di un biologo evoluzionista che dice che “la violenza è il frutto di secoli di evoluzione.”
Gli esseri umani si sono sviluppati risolvendo le loro azioni con l’atto violento. Violenza e etica, basta scegliere o è solo un caso: Veronica trova Ettore in chat che annienta la sua vita programmata e le chiede se vuole uccidere persone che l’hanno danneggiata, brutalizzata e vilipesa e ci sono, ma se passa dalla parte del sicario, per lei non c’è più salvezza terrena o il pensiero di un Dio misericordioso. Resta solo il male.
Non diremo se Veronica resta nell’alveo della quotidianità o altro. Sappiamo solo di giorni in cui ci sono continui omicidi scollegati tra loro.
Sulla tracce di questa pazzia, il commissario della sezione omicidi di Palermo Pietro Romano e l’ispettore Roberto Carrisi. Due colleghi, ma soprattutto due amici che da tanti anni hanno scelto la legalità.
Se Pietro è ancora un’anima inquieta, che dà la caccia ai malviventi con sempre meno convinzione, perché sparare, uccidere, colpire non possono bastare per chi fa le stesse azioni, ma dalla parte del male. Mentre Roberto, l’amico e collega, quando timbra il cartellino, sa di trovare qualcuno che lo attende a casa: la moglie Silvia e soprattutto il piccolo Mattia, legatissimo al padre, tutti a cena, come chiudere le porte alla pioggia di Palermo e ai suoi sicari in giro.
Pietro è solo e quindi anche un commissario, dopo aver scaldato una pizza e preso una birra si mette a chattare per trovare compagnia, preferibilmente una donna non più ragazza, che possa accogliere i dubbi e le malinconie di Pietro senza giudicare.
Purtroppo per chi scrive e per fortuna per chi legge, non si può dire di più, tranne la descrizione di una Palermo bellissima, barocca, ma anche moderna ed evoluta.
Non è facile, perché pesa la virilità tossica di certi maschi che non arretrano di fronte al nuovo che avanza. Diciamo pure dei fissati con la mania della pistola, perché non hanno niente altro, oltre a questo, di prendersela con una moglie, una compagna trattata come “proprietà personale”.
Romanzo pieno di riflessioni, ma anche di presenza fisica, di corpi martoriati. La scrittura di Valentina Cuccinella è densa come il sangue, con sprazzi di grande tristezza. E di lucidità.
Prendiamo un piccolo estratto per dare una idea di come Cucinella scrive:
L’umanità è ormai compromessa. Oggi ci chiediamo come sia possibile fidarsi delle persone che ci stanno accanto. Ci sono personalità deviate, ma ci sono anche individui normali dalla vita normale che, schiacciati dalle continue pressioni che ricevono da parte di una sistema, che non guarda più all’individuo, ma pretende che ci muoviamo come macchine private di ogni diritto, possono perdere la testa e riversare la rabbia e la violenza sul prossimo.
Per queste parole scritte e per altre dello stesso rigore, possiamo estendere la definizione di noir a “thriller psicologico”.
Nera è la pioggia su Palermo
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