Neuroscienze e spiritualità. Mente e coscienza nelle tradizioni religiose
- Autore: Franco Fabbro (a cura)
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Astrolabio
Il focus del volume è sfaccettato. Non poteva darsi altrimenti data la lontananza - in apparenza siderale - dell’ambito di indagine da quello di lettura. Soprattutto nella loro accezione “riduzionista”, le neuroscienze operano su basi meccanico-neuronali; le scienze umane - in primis filosofia e studi religiosi - mantengono un approccio interpretativo più aperto, giocoforza meno categorico.
Come specificano titolo e sottotitolo (“Neuroscienze e spiritualità. Mente e coscienza nelle tradizioni religiose”, Astrolabio, 2014), la sfida raccolta da Franco Fabbro consiste nell’inquadrare i capisaldi dell’esperienza spirituale (quelli che passano, per intenderci, da mente, corpo e coscienza) attraverso l’ottica degli studi neuroscientifici.
Per raggiungere l’obiettivo il curatore si avvale del contributo di filosofi (Gabriele De Anna e Salvatore Lavecchia), studiosi di scienze bibliche (Rinaldo Fabris), studiosi di religioni e spiritualità orientali (Fausto Freschi e Gabriele Piana) e neuroscienziati, appunto (Giovanni Berlucchi, Cristiano Crescentini e lo stesso Franco Fabbro), impegnati a "dialogare", ciascuno dal loro punto di vista, intorno a massimi sistemi e su alcuni dei concetti-cardine sui quali poggia l’argomento filo-rosso in esame.
Ne scaturisce un itinerario storico-teorico che muove dall’antica Grecia (più o meno dalle prove generali tenute dai così detti “atomisti” per interpretare il mondo secondo connotazioni scientifiche), attraversa il cristianesimo delle origini, l’ebraismo, la filosofia occidentale e persino induismo e buddismo, per approdare alle neuroscienze.
L’intento principale che mi è parso scorgere nella disamina di Fabbro è quello, per così dire, collaborativo-conciliante: a poco serve guardarsi in cagnesco, occorre adottare piuttosto una visione pluralistica tra le discipline scientifiche, mettendo da parte atteggiamenti snobistici o pregiudiziali. Specifica Fabbro, a pagina 167 del volume:
“(…) sostengo l’utilità di modificare la prospettiva molto diffusa, di tipo autoritario e riduzionistica, secondo cui una disciplina è considerata fondamentale (ad esempio, la fisica) e tutte le altre sono sottoposte (o ridotte) e di adottare una visione pluralistica, dove tutte le discipline scientifiche stanno sullo stesso piano e collaborano, sia tra di loro sia con le discipline umanistiche, in maniera paritetica, al fine di promuovere uno sviluppo armonico della conoscenza umana”.
Lo studio si pone dunque come inedito, sotto certi aspetti perfino provocatorio nel suo intento. Può rivolgersi indistintamente a quanti approcciano (o approfondiscono) l’esperienza spirituale e gli studi religiosi partendo da basi scientifiche ma senza ostilità, offrendo utili spunti di riflessione anche a quanti, a riguardo, si attestano su posizioni più categoriche.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Neuroscienze e spiritualità. Mente e coscienza nelle tradizioni religiose
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