Non avrò più paura
- Autore: Georgia Manzi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2010
Concetta, 14 anni, è nata in una famiglia povera e ignorante del Meridione. Non ha potuto finire le scuole medie per doversi occupare della sorellina. Vive nella miseria economica e culturale che non le ha permesso di maturare e infatti per tutti è solo Pupetta.
È ignorante, ma le piace leggere e scrivere e tiene un diario rivolto a un’amica di penna immaginaria: Nina, con cui condivide quanto le capita nella sua realtà che fatica a sopportare, con un certo senso di ingiustizia che si confermerà quando vedrà che il mondo è diverso dalla vita nella sua famiglia.
Succede quando viene messa a servizio da un’anziana, la signora Filomena che le offre una situazione migliore, sia dal punto di vista logistico che umano, anche se, per una ragazza che non è mai uscita di casa, i patemi sono molti di fronte alla novità e all’ignoto.
Ha il vizio che non le va proprio mai bene niente (…) Per il resto mi sono abituata a stare in questa casa e non è stato difficile perché, anche se la signora è sempre arrabbiata, certamente non dormiamo insieme, la notte non ci stanno gli scarafaggi e non mi ha mai menato finora.
La signora, nel tempo, diventa amabile e cordiale e comincia a interessarsi un po’ della ragazza, non solo come ragazza di servizio ma come persona, ma Pupetta deve ancora capirne il senso e va in crisi quando le propongono di trasferirsi con l’anziana dal figlio rimasto vedovo, in un’altra città; ma Pupetta, grazie all’esperienza maturata fuori casa, intuisce essere un’ulteriore opportunità da cogliere.
Oggi comincia la mia nuova vita. Voglio dimenticare tutte le cose brutte che sono successe e ricordare solo le più belle, però le devo scrivere perché già ho difficoltà.
Allora: quella volta che mio padre mi ha portato con la vespa alla fiera, solo io e lui, e mi ha comprato lo zucchero filato. Mi ha tenuto per mano un sacco di tempo e anche se poi ha litigato a botte con quello che vendeva i tegami, a me non mi ha toccato nemmeno con un dito.
Quella volta che mia madre era malata e sembrava che dovesse morire, tutti dicevano così, per un brutto male, e Tonino era piccolo e si è messo a piangere e si puliva il naso sul lenzuolo e mia madre gli ha dato uno scoppolone sulla faccia e ha detto: “solo per ammazzarti mi alzo di qua”. E c’è stato il miracolo.
Georgia Manzi (Foggia, 1967) con Non avrò più paura (Rizzoli, 2010) ha vinto con questa opera prima il premio “Alice guarda il mondo”. In questo racconto breve l’autrice dà voce a una quattordicenne che dell’adolescenza ha solo l’età ma non la maturità e consente al lettore di accompagnarla in un’esperienza di sfruttamento di lavoro minorile che si rivela essere un’opportunità di riscatto e di liberazione per una vita più dignitosa in un quadro atemporale che potrebbe essere ancora attuale.
Un invito a riflettere, senza pietismi, con un personaggio che suscita più simpatia che compassione.
Non avrò più paura
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