Notizie da Irma
- Autore: Maurizio Temeroli
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Testimoni di un ottantennio che vale secoli di cambiamenti: i nati dopo il 1945 ne hanno vissuto di enormi e più o meno consapevolmente. Quarant’anni di Guerra Fredda, paradossale garanzia di pace per la deterrenza degli arsenali nucleari dei blocchi USA-URSS; tanti pericolosi conflitti locali; il terrorismo, in Italia e fuori; una grande rivoluzione culturale mondiale negli anni ’60 e informatica dalla fine del secolo. Di recente, una pandemia planetaria mortale, soprattutto nel 2020. Di questi e di altri eventi epocali, oltre a snodi nazionali drammatici, è testimone da cittadina e da giornalista la protagonista del romanzo del riminese Maurizio Temeroli Notizie da Irma, novità in autunno nel catalogo Pendragon (Bologna, settembre 2024, collana Linferno, 268 pagine).
Non ancora papà, Luigi è pronto ad accettare con gioia il nascituro: maschio o femmina non importa, basta che vada tutto bene. La moglie Eleonora si augura che nasca dopo il Referendum istituzionale, vuole recarsi al voto con tutto il pancione per il suo PCI e contro la Monarchia. Doppio fiocco rosa, il 2 giugno 1946. Nascono la Repubblica in Italia e la loro figlia, a Bologna. Il tranviere democristiano e l’operaia tessile comunista ed ex staffetta partigiana sono una coppia che ha tanta voglia di ripartire e di fare bene in un Paese da ricostruire, dopo i disastri e i lutti della guerra di Mussolini. Commossi e inteneriti dalla nuova arrivata, hanno deciso di chiamarla col nome di un’eroina partigiana, Irma Bandiera, martirizzata in città dai nazifascisti.
Ventidue anni dopo, Irma e la sua compagna di alloggio, universitarie sotto le Torri, sono il paradigma dei giovani di allora, una generazione in fermento inarrestabile, come una sola volta per secolo. Lei partecipa alla contestazione studentesca che sta crescendo in tutta Italia, Valeria non è del tutto indifferente ma teme che la lotta distolga dallo studio e rallenti il percorso universitario. Una si batte per il cambiamento e cerca di capire il mondo per migliorarlo, l’altra lo accetta passivamente e pensa solo al suo futuro.
Irma ammira l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Lercaro, che inaugurando l’anno più turbolento del decennio ha condannato in un’omelia i bombardamenti americani in Vietnam, allontanandosi dalla posizione prudente del Vaticano. Si rende conto che si apre una nuova era, se anche un principe della Chiesa si dichiara dalla parte dei poveri e della pace, sulla linea dei giovani e dei lavoratori che cominciano a ribellarsi nelle scuole, nelle fabbriche e perfino nelle famiglie.
Studentessa di scienze politiche a un anno o poco più dalla laurea, si è da subito schierata con il Movimento studentesco, tra i più attivi in Italia nell’ateneo bolognese. I genitori sono tornati nell’appartamento alle Lame, lei divide con Valeria un trilocale in un vecchio palazzo nel centro storico, in zona universitaria; paga l’affitto e le spese lavorando ogni sera come cameriera in un ristorante. Avverte il vento del cambiamento, nonostante le interminabili assemblee, nella sua facoltà o nelle altre, dove si parla e si protesta di tutto, “senza capire dove andare”.
Altri, specie i fuori sede, temono che quelle occupazioni possano rallentare gli studi, costringendoli a gravare ancora sulle famiglie. La rivolta degli studenti sta scoppiando in tutta Europa, anche se sono pochi quelli impegnati, molti quelli che si fanno trascinare, ancora di più quelli che aspettano che tutto finisca. Per Irma è diverso, carattere e studi hanno maturato in lei il desiderio di contribuire a migliorare la società.
Ormai il vento del nuovo soffia forte, ma i cambiamenti non sono mai indolori. Negli Stati Uniti vengono assassinati Martin Luther King e Robert Kennedy, a distanza di due mesi uno dall’altro. La rapida diffusione di notizie attraverso i media internazionali spinge Irma a decidere cosa fare dopo la laurea: la giornalista.
Tra i giovani c’è aria di estremismo. Quelli radicalizzati sono pochi, ma estremamente determinati. Stanno per dare vita agli “anni di piombo”. Illuminante un confronto di Irma con un amico di estrema sinistra, lo chiamano “il maoista”; Ivan non è andato a votare, non ritiene abbastanza di sinistra il Partito comunista, né il Partito socialista di unità proletaria, lo scissionista e libertario Psiup. Alle politiche lei ha votato invece per i Socialisti unitari (PSI e Socialdemocratici insieme), convinta che il non voto favorisca quelli che le elezioni le vincono: la Democrazia Cristiana.
Abbiamo bisogno di riforme che rendano più moderno questo Paese
ancora arretrato, nonostante i recenti anni di boom economico. Si deve partire dall’insegnamento, ma non serve una rivoluzione: sono indispensabili le riforme. Chi governa va spinto a realizzarle, con la protesta in fabbriche e scuole,
come stiamo facendo, ma senza metterci contro tutti: studenti contro insegnanti, figli contro genitori e operai contro imprenditori. Il mio Paese vorrei contribuire a cambiarlo, non a scassarlo.
Irma diventa corrispondente da Bologna di un quotidiano nazionale e il suo sguardo sull’Italia e sul mondo si fa ancora più attento e professionale, alla pari del suo racconto, nel quale l’autore ricostruisce gli sviluppi essenziali della storia mondiale e italiana dal 1968. Attraverso i fatti internazionali e nazionali e le vicende riferite e commentate da Irma, si arriva a oggi, in una sintesi dei nostri ultimi sessant’anni che insegna tanto a tanti.
Maurizio Temeroli (Rimini, 1954) è stato dirigente di enti locali e segretario generale della Camera di commercio riminese. Oltre a occuparsi di attività economiche e culturali, ha pubblicato due romanzi prima di questo.
Notizie da Irma
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