Oltre il coraggio
- Autore: Lia Pasqualina Stani
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2019
Non possono indossare il basco rosso quando sono nei boschi dell’Aspromonte a dare la caccia ai latitanti della ‘ndrangheta, ma lo nascondono sotto la mimetica, come simbolo di orgogliosa appartenenza a un reparto d’elite dell’Arma dei Carabinieri e suggello del giuramento di fedeltà allo Stato italiano. Sono lo Squadrone eliportato Carabinieri Cacciatori di Calabria, il braccio armato della legalità in una terra difficile e vanno Oltre il coraggio, titolo del libro-reportage della cronista tarantina Lia Pasqualina Stani, pubblicato nell’aprile 2019 per la casa editrice torinese Pathos Edizioni (192 pagine, 16 euro).
Anche scrittrice (“Tutto il bene che ti voglio”, nel 2014, sul volontariato e “Impronte”, nel 2015, sui migranti), Lia non è una giornalista da scrivania.
Ecco il suo biglietto da visita:
Il Reporter guarda da vicino ciò che accade!!! La Mia PASSIONE è conoscere e far conoscere attraverso i reportage il mondo delle Forze Armate Italiane. Sono
Appassionata di Geopolitica e di Diritto Internazionale marittimo.
Ottenuto il consenso del Comando generale dell’Arma, appena arrivata a Vibo Valentia, nella base logistica operativa del 14° Battaglione Calabria (Aeroporto Militare “Luigi Razza”), ha capito che per documentare questo reparto non basta scrivere, vivendo solo di parole. Bisogna osservarli, procedere fianco a fianco, seguire ogni passo, sporcarsi e sudare come loro. Camminare per ore in qualsiasi condizione meteo e ad ogni ora del giorno e della notte.
È stata per un anno tra gli uomini dell’unità. Ha seguito dall’interno le attività operative nel territorio, indossando anche lei la vegetata per mimetizzarsi con le foreste aspromontane.
Lo Squadrone eliportato svolge attività di servizio in territorio montano: ricercare e catturare i latitanti della ’ndrangheta.
Sono circa 90 uomini, addestratissimi e dotati di una formazione investigativa-operativa che consente loro di rappresentare saldamente lo Stato dove più ce n’è bisogno, nei territori delle ‘ndrine, le cellule della potente e sanguinaria organizzazione criminale di connotazione mafiosa, ramificata ben oltre la Calabria e resa onnipotente dal traffico di droga e di armi. La struttura tentacolare permette alla ’ndrangheta di gestire anche il traffico di esseri umani, lo smaltimento di rifiuti tossici e radioattivi, di praticare l’estorsione e l’usura, di condizionare appalti e voti elettorali.
Il nome fa riferimento ai Cacciatori delle Alpi di Garibaldi, volontari che nella seconda guerra d’indipendenza affiancarono l’esercito regolare piemontese, adottando come tattica di combattimento anche la guerriglia nel territorio nemico, che l’eroe dei due mondi aveva praticato in Sud America.
L’unità è articolata su due plotoni, da cui dipendono dodici squadriglie. Composta da cinque o sei Cacciatori, ciascuna opera in una area d’impiego prestabilita: una porzione delimitata del territorio calabrese, su cui esercita la propria giurisdizione. La zona di operazione corrisponde al territorio controllato da una famiglia mafiosa dominante.
Le squadriglie possono essere impiegate in due modalità diverse: in azioni autonome, per indagine e raccolta informazioni e in missioni SAT, di supporto all’Arma territoriale. In queste, gli uomini “effettuano un’analisi del problema”, realizzano una ricognizione dell’obiettivo e poi pianificano l’attività, coordinandosi col Comando che ha richiesto il supporto.
I Cacciatori di Calabria conducono una battaglia quotidiana nella roccaforte delle più potenti ‘ndrine in Aspromonte. Si addentrano nelle aree impervie della Locride, nei boschi e nei territori pianeggianti dell’area tirrenica, per individuare “silenziosamente” i bunker segreti dei latitanti nelle ville, case, forni o stalle. I boss cercano di sfuggire alla giustizia nascondendosi nei rifugi più assurdi, a costo di assoggettarsi a condizioni di vita miserabili, in qualche caso.
I Carabinieri eliportati conoscono capillarmente il territorio calabrese e l’Aspromonte. L’esperienza maturata negli anni consente di comprendere appieno la realtà culturale e sociale della regione, di “leggere” le dinamiche caratteristiche di diversi crimini. Le attività operative concluse con la cattura di un latitante richiedono giorni, settimane, anche anni e “sono il risultato di un lavoro svolto con costanza, ardimento e velocità d’esecuzione”.
I proventi della vendita del volume sono devoluti interamente all’Opera nazionale di assistenza, che assiste, fino alla laurea, gli orfani dei Carabinieri di ogni grado. Ente morale di natura privatistica, non riceve contributi di sorta dallo Stato.
La stessa Pathos Edizioni è da sempre vicina a chi è in difficoltà, in particolare bambini e animali, nella convinzione che non possa esserci cultura senza impegno sociale. Ogni anno, d’intesa con gli autori, dona parte del ricavato a tre onlus, Gli Amici del Mondo di Bea (malattie rare e sconosciute), la Kirua Children (una scuola in Tanzania, sul Kilimangiaro) e il canile ENPA di Chieri, Torino.
Oltre il coraggio. Squadrone eliportato carabinieri cacciatori di Calabria
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