Paranoia. La follia che fa la storia
- Autore: Luigi Zoja
- Genere: Psicologia
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Bollati Boringhieri
- Anno di pubblicazione: 2011
Luigi Zoja è un analista junghiano col dono della scrittura e dell’analisi puntuale: addentrarsi nei meandri di questo suo ultimo “Paranoia” (Bollati Boringhieri, 2011) può rivelarsi dunque un’esperienza illuminante, con il dis-velamento dei connotati autentici della patologia, sottratta dall’ambito clinico/individuale e restituita ai suoi risvolti più lati, storici e sociali. Il paranoico è un narcisista inespresso, incapace di letture interiori, convinto, per compensazione, che ogni male gli derivi da fuori, dall’altro, dal “nemico”. Il fatto è che l’atteggiamento paranoide non si rivela quasi mai in forme eclatanti e, se il “malato” è dotato di carisma, può e sa essere convincente. E’ l’inizio del contagio paranoico collettivo, che può esser causa di guai seri per la Storia (olocausto, sterminio dei nativi americani, Grande Guerra, pogrom). Dai deliranti totalitarismi novecenteschi alle vetero-guerre-sante delle democrazie attuali: l’excursus di Luigi Zoja abbraccia a tutto campo vicende e risvolti della paranoia sociale. Un’indagine inedita, densa, trasversale, il cui senso è riassunto in queste parole:
“La paranoia classificata come clinica fa soffrire dolorosamente un soggetto e i suoi prossimi. Ma la paranoia aldilà dei cancelli, confusa nella vita di ogni giorno, sparpagliata in ogni piega della società, ha sterminato più masse umane delle epidemie di peste, ha umiliato e annientato mentalmente più uomini della collera di Dio” (pag. 64).
Partendo da questo assunto la disamina di Zoja muove per altre quattrocento pagine, inanellando esempi su esempi, comprendenti anche mitologia e letteratura. “Paranoia” si presenta allora come un testo pluridisciplinare, erudito, sapiente, scorrevole - malgrado la mole -, adatto tanto agli studiosi quanto ai lettori più attenti, che non si accontentano di guardare alla realtà dal lato consueto. Zoja regge benissimo la distanza, suggerendoci un lungo faccia a faccia con le dinamiche perverse - e affascinanti al contempo - della pandemia paranoica che ha segnato e segna la storia dell’uomo (allo stato attuale via, anche, stampa e televisioni). Eventi e personaggi che davamo per scontati (tra gli afflitti da delirio persecutorio si annovera anche Caino) ci vengono mostrati sotto una luce inedita, che ci consente di comprendere come paranoici illustri (Hitler e Stalin su tutti), siano divenuti tali per la capacità di farsi interpreti della paranoia insita nell’individuo qualunque: quello che reclama a gran voce la messa al bando (se non la distruzione) del “nemico comune”, e dopo, magari, corre dal figlio per augurargli la buona notte. Un saggio “da brividi”, di cui non si butta via niente: impeccabile per forma e contenuti.
Paranoia. La follia che fa la storia. Nuova ediz.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Paranoia. La follia che fa la storia
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Vista la appassionata presentazione del dott. Augias, credo
sia quasi doveroso conoscere il contenuto del libro. Ogni altra considerazione dopo la lettura.Federico-
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