Pazze di me
- Autore: Federica Bosco
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2012
Attraverso Mondadori, Federica Bosco, autrice amatissima (soprattutto dalle donne grazie alle sue “guide spirituali” sugli uomini), mette a segno un nuovo romanzo dal titolo “Pazze di me”.
La storia leggera e frizzante scorre molto bene tra le pagine, mettendo subito il lettore a proprio agio.
Il protagonista principale è Andrea, il classico mammone, cresciuto con tre sorelle perfide e la madre, che spesso indossa i panni della “Hitler” di casa: una donna tutta d’un pezzo e dal carattere tosto e deciso. Da aggiungere al già simpatico quadretto tutto al femminile, anche la la nonna, la badante e ovviamente il cane (femmina, anche lei).
Il disagio del ragazzo, su cui poi verrà basato gran parte del romanzo, è proprio questo: crescere con solo donne al fianco. Suo padre l’ha abbandonato da piccolo, senza troppi “se” e troppi “ma”, ma con una frase, che almeno inizialmente, potrà apparire banale: “E adesso… sono cazzi tuoi!”. Solo in un secondo momento, Andrea riuscirà a capire che cosa intendesse realmente l’uomo. Le donne che lo circondano fanno scappare le sue fidanzate tagliandoli il proprio spazio, sia quello fisico, sia quello sentimentale.
È il “Cenerentolo” della casa, sempre pronto a scattare per ogni capriccio e con un forte senso, forse fin troppo, del dovere.
Veronica, Beatrice e Francesca sembrerebbero tre nomi comuni per tre persone normali, ma non per l’autrice. Le “matrigne”, pazze e fuori controllo all’ennesima potenza, sono molto “colorate” e ben definite. La prima, per la prima parte del racconto, viene descritta come la persona più cinica del pianeta. Tiene addirittura una rubrica radio sugli uomini stronzi.
Beatrice, forse la peggiore delle tre, è molto vanitosa e pressapochista, guarda gli altri in maniera differente, dando per scontato che tutti sono al sotto di lei, sia fisicamente che culturalmente. È l’approfittatrice per natura.
L’ultima, Francesca, è la più ribelle, ma anche la più schietta. Andrea sembra avere un rapporto leggermente differente con lei, forse più umano. Poteva mai mancare una nonna fuori di testa e una badante che si chiama Stanka, in una famiglia così disastrosa?
Un barlume di speranza si riesce a vedere quando Andrea incontra Giulia, una veterinaria bella e determinata che riesce con maestria a schivare gli ostacoli che la famiglia del protagonista le getta addosso. Paziente e gentile cerca di tagliare quel “cordone ombelicale” al quale il ragazzo sembra particolarmente legato.
Inizia così una storia movimentata, emozionante e molto comica, come Federica Bosco riesce a sviluppare ogni volta nei suoi libri. Non nasconde nessuno dietro un dito, mettendo i personaggi davanti alle crude verità del quotidiano.
Unico punto negativo, a mio parere, è il finale, non tanto per l’originalità o la banalità, quando per le parole usate, troppo comuni e fredde. In definitiva, però, Pazze di Me è un romanzo divertente, scanzonato e brillante: scritto da una donna, sulle donne e per le donne che sanno ridere di loro stesse. A tratti agrodolce, a tratti giovanile e fresco.
Ci si innamora, saltiamo gli ostacoli e, se si cade, ci rialziamo… non sempre. Questa è una massima che si apprende, col sorriso, grazie a questo romanzo di Federica Bosco.
Pazze di me
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Belissima recensione, per un libro davvero piacevole e divertente (di recente anche nei cinema).
Come si legge qui sopra, c’è tanta ironia, tanto sarcasmo, e tanta voglia di ridere in questi libri... ce n’è proprio bisogno di questi tempi!