Non tutti gli uomini vengono per nuocere di Federica Bosco

Attraverso Mondadori, Federica Bosco mette a segno un altro colpo da 100 punti! È la volta di "Non tutti gli uomini vengono per nuocere" disponibile in tutte le librerie a partire da ottobre.

Il romanzo, semplice, scorrevole e satollo di ironia, elemento base che contraddistingue l’autrice, parla di Cristina, una trentaduenne simpatica ma sfigata, che per un serie di sfortunati eventi in breve tempo perde il fidanzato, il lavoro e la casa. Ma proprio il giorno in cui lascia Lorenzo, il fidanzato, si ritrova all’ospedale per un’overdose di valeriana, dove ci sarà il bellissimo dottore Marco Montecchi a prendersi cura di lei.

Da qui parte l’idilliaco viaggio mentale su questa possibile storia d’amore.
La calamita della sfiga la perseguita, facendole conoscere prima Alberto, un collega di Marco puntiglioso e petulante, e in un secondo momento a farle riaccettare il lavoro in tv che aveva perso, ma con tante novità, anzi, con una "promozione": sarà un’inviata speciale, sempre alla scoperta di lavori e situazioni imbarazzanti.
Cristina così si ritroverà ad affrontare mille situazioni assurde, un Alberto ingestibile e una fittizia storia d’amore, che prende forma solo nella sua testa.

Coccolata dalla sua migliore amica Carlotta, che ben presto si innamorerà del fratello gemello della protagonista e che, attraverso il suo status zen, sarà in grado di darle giusti e sani consigli affinché dimentichi il bel Montecchi.

Con una solida famiglia alle spalle, dove i genitori si chiamano affettuosamente Cip e Ciccetta, la migliore amica insegnante di yoga, Alberto, Marco, ma soprattutto Stefania, la fidanzata di quest’ultimo, Cristina, a tratti una quindicenne intrappolata nel corpo di un’adulta, dovrà fare i conti con la quotidianità, i problemi, gli ostacoli, ma soprattutto la sfiga.

Federica Bosco, con una grande personalità e una folle simpatia, riesce a dar vita ad una protagonista davvero particolare.
Il romanzo ricco di battute, è leggero, frizzante e si legge tutto d’un fiato.
La Bosco, ritrovata la voce femminile, si cala a piedi pari nel personaggio, facendoci gustare una scrittura davvero fenomenale.