Per una storia della povest’ russa
- Autore: Non disponibile
- Categoria: Saggistica
La povest’ è un genere letterario proprio della tradizione russa e può essere descritta sommariamente come un racconto lungo con dei canoni stilistici, estetici e contenutistici definiti. Essa nel tempo si è evoluta in maniera anche curiosa rispetto ai suoi modelli originari, ma non si è snaturata.
Il dibattito attorno a questa particolare forma narrativa è ancora molto vivo: essa nacque come storia educativa di matrice religiosa, essenzialmente accostabile alla vicenda biblica del figliol prodigo, ponendo al centro della trama l’offesa al padre-Dio e la condanna della ribellione. L’impianto era tipico della letteratura antica, i personaggi non erano indagati psicologicamente e i loro profili costituivano dei paradigmi universali. L’obiettivo edificante si riassumeva in una morale finale che rimandava sempre ai comandamenti: non mentire, non desiderare i beni altrui, non pensare male dei tuoi genitori, di tuo fratello, del tuo amico più caro o del tuo prossimo, eccetera.
Elementi di tentazione erano spesso l’osteria e l’alcol, l’oro e la donna, che però nel XVIII secolo si liberò di questo ruolo, che da allora fu riservato all’uomo. Tuttavia non sempre nella povest’ l’innamoramento, o il triangolo amoroso, vennero rappresentati come una passione peccaminosa.
Nella letteratura russa moderna e contemporanea la povest’ divenne poi una forma prosastica considerata "media" e disponibile alla divagazione fantastica, contrapposta al romanzo (considerato più grande) e alla novella (più piccola), andando a occupare in sintesi la posizione del "racconto lungo-romanzo breve", ma con il mantenimento di una sua originalità nei confronti delle tendenze e delle produzioni dell’Europa occidentale.
Per orientarsi rispetto a questo "oggetto letterario non identificato", il lettore italiano può servirsi di un volume collettaneo edito dalla CLESP di Padova nel 1984: Per una storia della povest’ russa, che raccoglie i contributi degli studiosi Danilo Cavaion, Marialuisa Ferrazzi e Olga A. Krivosceieva Motta. I saggi analizzano le trasformazioni della povest’, le sue relazioni con il romanzo, la questione problematica del genere letterario e le figure femminili, e sono così ben organizzati da sembrare opera di una stessa mano. Il testo è ancora valido, ma richiede delle buone conoscenze di base, di cui non tutti dispongono (è pensato per essere inserito nella bibliografia di un corso universitario). Il libro dovrebbe quindi essere affiancato alla lettura di un manuale completo di letteratura russa.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Per una storia della povest’ russa
Lascia il tuo commento