Perfidia di Danielle Steel

Quando il cuore muore, c’è un sentimento che sembra sempre avere la meglio, quello che dà il nome al libro di Danielle Steel Perfidia, edito in Italia da Sperling & Kupfer nel 1997.

Grace ha diciassette anni e, proprio il giorno prima, ha seppellito sua madre. E subito dopo il padre l’ha violentata; e non era nemmeno la prima volta. Però è stata l’ultima. Fin da quando lei è sbocciata lui le ha dedicato le sue “attenzioni particolari”. Oggi però lei ha detto basta e l’ha ucciso. Ha fatto bene, dite? Peccato che la polizia la creda una semplice assassina e decida si sbatterla in gattabuia.
Lei non si è difesa, non ha confessato degli abusi, non ne ha avuto la forza o forse il coraggio. Ha accettato la pena e l’ha scontata.
Oggi Grace è una donna. Una donna spezzata ma sempre una donna, e lavora in un’agenzia di modelle. Ovunque vada gli uomini la riempiono di attenzioni ma lei non li vede nemmeno; o meglio, vede suo padre che vuole abusare di lei e per questo respinge tutti. O comunque spegne il cuore, che è ancora peggio. Poi arriva Charles, un uomo che rimane folgorato dalla nostra protagonista; però lui non vuole usarla e basta, vuole capire cosa si cela dietro quel muro, e magari abbatterlo.
Grace glielo permetterà? Forse. Ma avrà la forza per mostrarsi a lui, dopo?

Danielle Steel ci dona una storia che nascerà dal dolore, forse il più grande del mondo. Una storia che, assieme ai protagonisti, crescerà pian piano, perché quando la vita ti mette davanti a scelte ben precise non è facile poi tornare sui nostri passi e cercare quello spiraglio di luce che continua a sfuggirci. Una vicenda in puro stile Steel, con personaggi così ben definiti che ci sembrerà di vederli davanti a noi mentre mettono in scena per noi lo spettacolo delle loro vite. E noi lì, spettatori inermi che ci auguriamo che il sospirato lieto fine giunga al più presto. O perlomeno che si palesi.
Pagine dedicate ai romantici e a chi crede che dal dolore possa nascere gioia. Non sarà facile ma è possibile; basta crederci.