Petrarca, l’italiano dimenticato
- Autore: Amedeo Quondam
- Genere: Classici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2004
"Petrarca l’italiano dimenticato" è un saggio di grande spessore, che tratta del canone letterario italiano di desanctisiana memoria.
Nel canone sono rappresentati, e bene, i principali momenti della nostra letteratura. I modelli in realtà sono cambiati poco, perchè a scuola si insegnano sempre gli stessi autori, ma fuori qualcosa è comunque mutato.
Se nella letteratura si sono ravvisate due tendenze, una il monolinguismo di Petrarca e l’altra il plurilinguismo di Dante, bisogna dire che quest’ultima ha vinto.
Petrarca, che nei secoli passati è stato un modello europeo di lirica e tanti si sono ispirati a lui, cede il passo ad un autore come Dante, sicuramente più sperimentale.
Di Petrarca si ricordano le liriche dedicate a Laura, si ricorda la canzone all’Italia, ma, ammettiamolo, come si studia a scuola è una noia, Dante no, Dante è tante cose e riesce a superare i limiti ristretti che gli impongono gli insegnanti di lettere (me compresa). Inoltre in un’epoca come la nostra in cui lo sperimentalismo si è imposto, Petrarca non può essere tra gli autori più importanti. Ma non solo.
Amedeo Quondam parla anche del Petrarca latino, che dovrebbe essere riscoperto fuori dai manuali scolastici in un’ottica filologica. Ci si limita a parlare di Petrarca filologo, ma quanti lo hanno veramente capito e soprattutto lo hanno collegato al Petrarca in volgare? Non molti.
L’autore mette in rilievo ciò e auspica che, in un futuro prossimo, si possa riscoprire un autore che ha dato molto alla letteratura italiana. Lettura per specialisti.
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