Piccola ape di Chris Cleave

Due voci di donna, una giovanissima nigeriana, Piccola ape, clandestina a Londra dopo avventure drammatiche e una trentenne inglese in carriera, direttrice di una rivista femminile patinata, madre di Charlie, quattro anni con la fissazione di indossare perennemente il costume di Batman, compresa maschera e mantello.

Sarah o’Rourke è sposata non troppo felicemente con Andrew, giornalista d’inchiesta, ma il loro matrimonio ha avuto un duro colpo a causa del tradimento di Sarah, che aveva intrecciato una relazione con Lawrence, anche lui sposato e padre. Per rimettere a posto i cocci del loro rapporto Andrew aveva accettato di seguire Sarah in una vacanza sulle spiagge della Nigeria, malgrado fosse una meta sconsigliata.
Su una spiaggia assolata i due avevano assistito ad un atto di violenza inimmaginabile da parte di uomini armati nei confronti di due ragazze, fuggite dal loro villaggio dove tutti i loro parenti erano stati sterminati: la scoperta di un pozzo petrolifero aveva spinto gli uomini alla strage e ora le due testimoni devono essere eliminate.
Tra Andrew, Sarah e l’uomo armato che decide la loro sorte scatta una forma di violenta partita, una sorta di roulette russa dal finale spaventoso. Ora sono passati due anni, Andrew non si è mai ripreso da quell’avvenimento, ma imprevedibilmente mentre al colmo di una spaventosa depressione vagava nel suo giardino, crede di scorgere Piccola ape, la ragazza che non riesce a dimenticare e che crede morta per colpa sua. Lei invece è riuscita a fuggire dai suoi persecutori, è giunta in Inghilterra, è stata internata in un centro di detenzione dove ha trascorso due anni, studiando l’inglese in modo quasi maniacale e per un disguido burocratico è stata rilasciata.

Ora, con la patente e l’indirizzo di Andrew, che aveva raccolto sulla spiaggia nigeriana, raggiunge la casa delle uniche persone che conosce a Kingston, agiata periferia londinese. Qui comincia il rapporto inquietante tra i vari attori di questa storia altamente drammatica, di prepotente attualità. Gli immigrati che noi conosciamo, di cui parliamo, che talvolta salviamo, non hanno un nome, una storia familiare, un’identità: sono gli immigrati che invadono il nostro territorio, che attentano alle nostre sicurezze, al nostro benessere, alla nostra identità culturale. In questo romanzo invece Piccola ape e Sarah si conoscono, si apprezzano, alla fine si amano, sanno che ormai il loro destino è legato indissolubilmente dalle circostanze assurde che le hanno messe l’una di fronte all’altra, si possono aiutare a sopravvivere ai diversi rispettivi drammi che ne hanno distrutto vita e speranze.
Un romanzo commovente, a tratti crudelissimo, che mette in scena un episodio che probabilmente fa parte di storie e violenze che non conosciamo, che cerchiamo di non vedere, nella nostra Europa troppo spesso blindata, incapace di vedere la sofferenza che noi stessi e il nostro sistema politico ed economico ha creato e di cui i migranti sono vittime innocenti, in fuga dalla morte, dalla fame, dalla violenza estrema, dall’orrore.

Piccola ape di Chris Cleave è un libro caldamente consigliato a chi si rifiuta di guardare dentro di sé e di confrontarsi con un problema epocale quale quello dell’immigrazione, che ci coinvolge tutti, sull’intero pianeta.