Piccola biografia di periferie di Linda Miante

L’esordio poetico di Linda Miante, Piccola biografia di periferie (De Ferrari editore, ottobre 2024), è un viaggio che conduce il lettore attraverso paesaggi urbani e interiori, un’esplorazione delle “soglie” che separano il quotidiano dal poetico, il concreto dall’onirico.

Fin dalle prime pagine, l’autrice invita chi legge a spogliarsi delle proprie certezze per perdersi in un dedalo di cemento, maree e confini indefiniti. La sua scrittura è ruvida e viscerale, ma al tempo stesso attraversata da improvvisi slanci lirici, in un connubio che è capace di trasformare il grigiore tipico della periferia in una materia viva e pulsante di emozioni.
La raccolta è suddivisa in tre sezioni, tre differenti momenti che offrono un’esperienza di lettura non lineare. La prima, “Sentieri liminali”, racconta la durezza della città con un taglio quasi verista, restituendo immagini di spazi ostili e respingenti. “Ordalia”, la seconda, sposta invece il focus verso una dimensione più intima, esplorando la ricerca dell’eros in un contesto che resta sempre teso, in bilico tra desiderio e alienazione. Infine, “Lux orta est iusto”, ispirata da un’iscrizione religiosa genovese, è la sezione conclusiva che apre uno spiraglio verso una dimensione metafisica, suggerendo un anelito verso un altrove che, tuttavia, rimane inaccessibile.

La prefazione del poeta e critico Andrea Galgano aiuta a orientarsi all’interno di una struttura densa e stratificata, dove il lettore è libero di saltare da un testo all’altro senza seguire un ordine prestabilito. Nonostante alcune asperità stilistiche e una certa stratificazione che a tratti appesantisce il ritmo, la raccolta dimostra una notevole consapevolezza tematica e una voce autentica.
Quella di Piccola biografia di periferie è una poesia unica che si fa resistenza e riscatto, un linguaggio che incide e scuote, aprendo squarci nella coscienza del lettore. Un libro che impone sensibilità, un esordio che lascia intravedere un potenziale destinato a evolversi e rafforzarsi. Un’opera prima che merita attenzione.