Pietra è il mio nome
- Autore: Lorenzo Beccati
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Nord
- Anno di pubblicazione: 2014
- Libro in uscita il 9 gennaio 2014
Nella scia dei thriller a sfondo storico si inserisce questo intrigante romanzo di Lorenzo Beccati, la cui vicenda si svolge nel 1601 a Genova. E’ originale la scelta di collocare la storia, piena di sangue, di vendetta, di violenza bestiale, proprio nella città ligure, con i suoi carrugi, i vicoli, la miseria, la fame che condizionano una plebe perennemente affamata e superstiziosa.
Il Seicento dei quadri, delle pagine di storia, delle guerre, degli incendi, della denutrizione, della sproporzione tra grandi ricchezze e atroci indigenze, tra conventi di trovatelle e botteghe di stampatori sommersi da inchiostri e acidi, vetrerie dove si fabbricano sontuosi specchi e si soffiano vetri incandescenti, antri dove perdono la vista miserabili merlettaie, taverne dove si consuma vino acido e corrosivo, fa da sfondo al racconto, che vede come protagonista una giovane donna fragile e fortissima ad un tempo, dal nome duro, Petra, ma lei preferisce dire che il suo nome è Pietra. La pietra era lo strumento con cui per secoli, dai tempi del Vangelo, venivano lapidate le donne. E proprio la lapidazione è il leit motiv della storia, a partire dalla lontana infanzia da trovatella della ragazza che aveva assistito, non vista, alla uccisione a colpi di pietra della piccola Nora da parte delle compagne di sofferenza nell’orfanotrofio-lager dove le bambine erano rinchiuse.
Pietra poi era stata adottata e portata in nord Africa, da cui il suo soprannome “Tunisina”, con cui ormai tutti la identificavano. In quella terra lontana la ragazzina aveva imparato cosa fosse un rabdomante e munita di una forcella di legno levigato aveva cominciato a servirsene per trovare oggetti smarriti o rintracciare persone scomparse: in realtà lei sapeva benissimo che quell’oggetto non aveva nulla di magico, era solo la superstizione di popolani e aristocratici, preti e birri, a farla ritenere una strega capace di esercitare poteri occulti. In realtà con la sua intelligenza e lo spirito di osservazione Pietra era riuscita a far credere che fosse la forcella a farle scoprire fatti e oggetti che lei aveva già indagato e compreso con la volontà implacabile di chi sa guardare dietro l’evidenza i segreti del reale e anela alla giustizia e al ristabilimento della verità.
“Pietra è il mio nome” (Nord, 2014) narra un’indagine che la rabdomante-detective svolge per suo conto e per conto dei potenti, incapaci di capire e costretti a servirsi della quasi strega Pietra, che tuttavia ritrova un bambino smarrito durante un violento incendio, scopre un luogo di orrori dove si fabbricano finte reliquie con membra spezzate sottratte alle tombe…
Il romanzo racchiude molte pagine che indulgono al grand-guignol, piuttosto inutili per il mio gusto, ma altrettante in cui ci viene descritta la violenza della vita a bordo delle galee dove centinaia di schiavi incatenati permettevano con la loro fatica il trasporto di merci preziose per il commercio europeo, o la manifattura di oggetti che avevano reso grande la Genova di fine Rinascimento e la sua economia. Un romanzo storico a sfondo sociale dunque, di buona qualità, scritto con eleganza e molto documentato.
Pietra è il mio nome
Amazon.it: 5,96 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Pietra è il mio nome
Lascia il tuo commento