Presenze Celtiche nel Territorio di Varese di AA.VV.

Il 9 settembre 2017, presso la camera di commercio di Varese ha avuto luogo la giornata di studi " Presenze Celtiche nel Territorio di Varese", organizzata nell’ambito di una mostra omonima dall’associazione culturale Terra Insubre, che nel 2019 ha pubblicato i contributi dei relatori in un volume uscito con lo stesso titolo ed edito da il Cerchio.

L’incontro ha visto il susseguirsi delle conferenze di cinque relatori, di cui uno giunto dall’estero: l’archeologo Venceslas Kruta, professore emerito a Parigi, il quale ha aperto la giornata col suo intervento Immagini e simboli: identità, arte e religione dei Celti antichi.
Dopo questo inquadramento generale, Filippo Gambari ha posto attenzione a un contesto più localizzato con la sua esposizione Gli Insubri: origine e formazione dall’XI al III secolo a.C., seguito da Filippo Motta con Le più antiche iscrizioni celtiche d’Italia, Mauro Squarzanti con Insediamenti della prima età del Ferro nell’area occidentale della cultura di Golasecca e nella provincia di Varese e infine Diego Voltolini, che a chiuso il ciclo con La ceramica golasecchiana fra tradizione e innovazione.

Per omogeneità e organizzazione del testo, il libro è equiparabile a una monografia: il focus è in massima parte sui reperti, sulle tecniche decorative e gli oggetti artistici, con collegamenti alla realtà sociale dei Celti. Inoltre tocca argomenti tuttora poco frequentati nell’ambiente italiano, e per questo le analisi di temi specifici proposte meritano di essere consultate da ogni studioso o appassionato della civiltà celtica. I contenuti sono di spessore, arricchiti da interpretazioni inedite e corredati di bibliografie esaustive e immagini (indispensabili per completare le riflessioni presentate).

In appendice sono inseriti approfondimenti sui titoli della mostra a cura di Chiara Cerutti e una sezione sui siti archeologici celtici presenti nel Varesotto.
L’associazione culturale Terra Insubre è nata a Varese nel 1996 e da allora porta avanti attività di ricerca e valorizzazione del territorio insubre dal punto di vista linguistico, storico, architettonico e letterario, cercando di trasmettere amore a 360 gradi per le sfaccettature di questo patrimonio, dalla preistoria all’età moderna: tracce diverse della fitta stratificazione su cui si fonda l’identità di un luogo.