Prigionieri della steppa di Giovanni Di Girolamo

"Prigionieri della Steppa", pubblicato da Gaspari Editore nel marzo 2019, riassume i risultati di una ricerca storica su una delle pagine più misteriose della campagna di Russia, che si rivelò tragica per le truppe dell’Armir.
L’offensiva condotta dall’Armata Rossa durante il tremendo inverno del 1942 determinò la rottura del fronte tenuto dalle forze dell’Asse lungo il corso del fiume Don, obbligando le truppe italiane a un repentino e sanguinoso ripiegamento, che produsse molti caduti e dispersi, per via delle battaglie, del gelo, della spossatezza e delle condizioni che i prigionieri si trovarono ad affrontare durante la successiva prigionia. Quelli che riuscirono a far ritorno portarono il ricordo di quei drammatici giorni fino alla fine della loro vita. Nel mezzo della steppa gelata, italiani, russi, tedeschi e soldati di altre nazioni pagarono un prezzo altissimo.

Fra cronaca e saggio, il volume racconta le giornate che videro le ultime coraggiose battaglie della divisione Celere, le ricerche condotte nel tempo dalle Istituzioni e dalle Associazioni, le attese vane delle famiglie, le recenti notizie che ancora fanno sperare.
Scorrendo le pagine testimonianze e immagini riaffiorano dal passato, come se i dispersi della steppa russa, cercati invano e a lungo dalle loro famiglie, volessero scalfire il velo dell’oblio.
Un volume in cui si possono trovare tutte quelle notizie che da amante delle vicende storiche vorresti sapere. Anche la narrazione è fluida e ti avvince, aiutata da molte foto anche inedite (Patrizio Morelli)
Il volume porta alla ribalta il volto umano di una guerra, le cui vittime furono i più giovani e le loro famiglie.
La Campagna di Russia, forse per le sue stesse particolarità, ha sempre suscitato un’eco mediatico e molto interesse, non solo da parte delle famiglie che persero i loro cari, ma anche da parte degli appassionati di storia.