Quaderno proibito
- Autore: Alba de Céspedes
- Categoria: Narrativa Italiana
Leggendo il titolo di questo libro, Quaderno proibito, molti forse ricorderanno il bello sceneggiato televisivo, che ne fu tratto agli inizi degli anni ’80. Protagoniste ne erano Lea Massari, nella parte della madre Valeria, e Roberta Paladini, in quella della figlia Mirella. Due ottime attrici, che ben esprimevano il conflitto fra due mondi così vicini eppure lontanissimi, in un’epoca di cambiamenti fin troppo veloci per rendere possibile una vera comprensione fra generazioni.
Ambientato nei primi anni ’50, il romanzo di Alba de Céspedes, in forma di diario, racconta un periodo della vita di Valeria, brava moglie e madre, in una famiglia romana qualunque. Una domenica mattina Valeria, entrando in una tabaccheria, prova l’irrefrenabile impulso di acquistare un quaderno. Un evento banale nei tempi moderni, ma una trasgressione per la protagonista, in quanto, secondo le leggi dell’epoca, tali articoli non potevano essere venduti di domenica, tanto che il tabaccaio, dopo averla lasciata un poco insistere, le raccomanda di nasconderlo bene. Lei stessa non è in grado di spiegare il suo atto, che probabilmente trova radici in un malessere interno che Valeria ancora non ha saputo riconoscere, ma che è già ben presente nella sua vita. Una vita apparentemente tranquilla: lavoratrice, donna di casa, moglie, madre con due figli già grandi, che nella sua fantasia presto faranno regolari matrimoni e le regaleranno qualche bel nipotino. Forse all’inizio spera di utilizzare il "quaderno proibito" per raccogliere una specie di storia della sua famiglia, un insieme di bei ricordi da mostrare con orgoglio al marito qualche anno più tardi.
Invece, via via che i fatti quotidiani della vita familiare vengono annotati da Valeria, il suo mondo perfetto comincia a sgretolarsi, mostrando tutti i suoi problemi e quei segreti che mai si dovrebbero svelare. Michele, il marito, che si illude di poter diventare soggettista cinematografico con l’aiuto di un’amica di Valeria introdotta nell’ambiente; Riccardo, il figlio, che porta a casa una fidanzatina, Marina, brava e tranquilla, in realtà la classica “gatta morta”, e nel frattempo sogna di cercare fortuna in Sudamerica; Mirella che si lega ad un uomo sposato disprezzando la vita modesta ma lineare che hanno sempre fatto i suoi genitori; la stessa Valeria che prova una passione forte quanto proibita per il suo datore di lavoro. Fra una madre felicemente e tranquillamente inserita nelle convenzioni del suo tempo ed una figlia che sfida apertamente e senza pudore quelle stesse convenzioni per il suo diritto alla felicità, Valeria è presa nel mezzo, nella posizione di chi non riesce ad accettare la condizione nella quale si trova ma neanche a combatterla. Il suo dilemma troverà una risoluzione virtualmente drammatica, spinta anche dagli sguardi accusatori di Marina, che forse sono tali solo nella mente di Valeria.
Sebbene possa risultare eccessivamente “femminile” come impostazione, il libro di Alba de Céspedes
si legge volentieri per respirare l’atmosfera di un’epoca, ma che allo stesso tempo risulta drammaticamente attuale per i personaggi che presenta e per le relazioni ed i sentimenti che intercorrono fra di loro: amore, rivalità, paura, rabbia, fallimento, protezione, invidia, rinuncia, freddezza, perbenismo, ribellione. Tutti quei sentimenti e quegli stati d’animo che, purtroppo o per fortuna, fanno parte della vita.
Quaderno proibito
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