Quel che ora sappiamo di Catherine Dunne

Quel che ora sappiamo di Catherine Dunne, composto di più voci, è l’ultimo, toccante romanzo della sensibile autrice irlandese, uscito l’8 novembre 2012 in anteprima mondiale per Guanda.

“In quale momento siamo diventati ciechi, e forse abbiamo smesso di vedere nostro figlio?”

scrive Patrick Grant nel suo memoir ricordando quell’orribile istante nel quale quattro anni prima era terminata la parte migliore della sua vita. “Un istante e il presente diventa passato”. C’è un prima e un dopo nell’esistenza di Patrick ed Ella Grant. Il prima era rappresentato da “quasi diciassette anni di perfetta felicità” rinsaldata dalla nascita del figlio Daniel. Il dopo è tutto ciò che accade dopo quella maledetta domenica del 21 settembre 2008, il giorno di quella “tragedia di dimensioni indicibili”, quando “una strana sensazione” provata da Ella, aveva fatto tornare a casa di corsa i coniugi dopo una mattinata passata in barca sull’Aurora. Le funi dell’Aurora erano state uno strumento di morte, una madre e un padre dopo aver acceso l’interruttore nella camera del loro figlio quattordicenne avevano sbattuto le palpebre “in quel bagliore improvviso”.

“Perché? Che cosa ha spinto il nostro adorabile ragazzo ad abbandonarci? Che cosa l’ha indotto a lasciare la gioia, le brillanti speranze per il futuro?”.

Catherine Dunne, oltre un milione di copie vendute, è insuperabile nel trattare le complesse dinamiche che avvengono all’interno di una famiglia allargata particolarmente complessa. Dopo anni di vedovanza, Patrick ha ritrovato la felicità accanto a Ella, una donna riflessiva, capace e tranquillizzante. Le figlie dell’uomo ormai grandi reagiscono ciascuna in modo diverso: la maggiore, Rebecca, dal grande spirito di osservazione, che adorava la madre Cecilia, rifiuta ostinatamente la matrigna, le gemelle Frances e Sophie appaiono più concilianti. L’arrivo inaspettato di Daniel è per Patrick, cinquantenne, un regalo della vita che cambia se stesso e la sua visione del mondo.

Quel che ora sappiamo (titolo originale: The Things We Know Now) rappresenta un felice ritorno dell’autrice allo stile e ai temi trattati nel bestseller La metà di niente (350mila copie vendute in Italia), dove una moglie e madre abbandonata dal marito riusciva a trovare in se stessa la forza e il coraggio per ricominciare. Nel suo nono romanzo la scrittrice, che ha lavorato come insegnante, affronta il problema del cyberbullismo (1), che ha assunto proporzioni preoccupanti (2) - ci riferiamo al recente suicidio avvenuto lo scorso ottobre a Vancouver in Canada della quindicenne Amanda Todd. Se è vero che ogni famiglia ha un dolore e ogni dolore ha una cura, la Dunne indagando nelle anime ferite dei Grant ci insegna che “si può scegliere come reagire e trasformare un feroce dolore in qualcosa di utile per gli altri”.

“Avrò bisogno di ricordi per dare un senso a ciò che ancora non so”.

(1) Termine che indica atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l’e-mail, la messaggistica istantanea, i blog, i telefoni cellulari, i cercapersone e i siti web. (Fonte Wikipedia)

(2) Secondo una recente indagine di Educazione e Scuola il 33% dei liceali italiani è stato vittima di cyber – bulling. Inoltre uno studio condotto su 20mila studenti americani dall’Education Development Center dell’Università di Boston, e pubblicato sull’American Journal of Public Health ha rilevato che quasi la metà di chi subisce bullismo sia a scuola sia sul computer e sul cellulare cade in depressione (47%).