Ragazze in vendita
- Autore: Cristiana Macchiusi
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
Tutto comincia da un comportamento violento in famiglia. Una giovanissima ha malmenato la mamma, con violenza esagerata per una quindicenne.
“Si direbbe una questione da Tribunale minorile, perché i Carabinieri vengono a segnalarla in Procura?”
È quello che pensa Chiara Costanza, sostituto di turno negli uffici spopolati di una Roma alla vigilia di Ferragosto. Ma la giovane giudice capirà presto che l’è capitato addosso il caso delle “Ragazze in vendita”, romanzo scritto da un vera magistrato, Cristiana Macchiusi, e pubblicato da Imprimatur (pp. 158, euro 16,00).
C’è un particolare che rende la storia credibile e che attirerà l’attenzione dei lettori. Cristiana Macchiusi, in Magistratura dal 1997, è sostituto procuratore a Roma e si occupa di reati che interessano le fasce più deboli ed esposte della società, compresi i crimini sessuali ai danni di minori. Tra le altre indagini, ha coordinato l’inchiesta sulle “baby-squillo” dei Parioli, che ha ispirato il romanzo.
Prostituzione minorile, per le ragazzine è una scorciatoia verso il denaro facile. Si vendono ad adulti senza scrupoli, eccitati dall’avere a che fare con prede di età verdissima. Sesso in cambio di soldi, per comprare stupefacenti, vestiti, scarpe, borse, pagarsi lo sballo in discoteca, soddisfare qualunque desiderio.
La mamma qui è solo una vittima e fa partire la macchina della giustizia, diversamente da qualcuna nella realtà, di cui si sono accertate le insistenze sulla figlia perché non riducesse il ritmo degli incontri, visto che troppe pause facevano calare gli introiti nel portafoglio materno.
Non è di questa pasta la mamma maltrattata del romanzo, che ha appena denunciato ai Carabinieri di avere trovato delle prove chiare nel cellulare della sua "bambina". Dimostrano che la ragazzina si prostituisce, una scoperta sconvolgente per la signora Paola, che cercava invece la “più rassicurante” conferma di un coinvolgimento dell’adolescente in una rete di spacciatori, come era arrivata al massimo a temere.
Chiara avverte l’impulso di precipitarsi per le scale e fuggire a Genzano, a casa, dal marito, che l’avrebbe capita. Ma è l’unica in Procura, il 13 agosto 2013 e deve iniziare le indagini sulla notizia di reato, che diventa di sua competenza. Prostituzione minorile, altro che Procura dei minori.
Le prove sono messaggi WhatsApp, un traffico di soggetti che la giovanissima ha memorizzato in rubrica come Cliente 1, Cliente 2, Cliente 3… sono tanti. Si capisce che in alcuni casi riceve come compenso della cocaina e si verifica che nello stesso giro è attiva la migliore amica, perché gli accessi sul gruppo fanno riferimento anche a lei.
La scelta è di tenere il telefonino sotto controllo, anche se il traffico via WhatsApp non è intercettabile. Si tratta di risalire agli intestatari delle utenze entrate in contatto con la ragazzina, in modo da dare un nome ai clienti.
Leggendo il diario di Paola, inquirenti e lettori entrano nella realtà dolorosa di una mamma che vede la bambina quindicenne cambiare sotto i suoi occhi. Una mutazione caratteriale davanti alla quale si ritrova impotente. La piccola si chiude, si sottrae ad ogni contatto, nasconde tatuaggi in parti intime, la accusa di tarparle la crescita, la sua trasformazione da bambina-bruco in ragazza-farfalla. È doloroso, più delle botte che la donna prende dalla figlia, coinvolta con l’amichetta del cuore in un giro di squillo nei quartieri alti.
È in alto anche Genzano, poco meno di 500 metri sul livello del mare nei Castelli Romani. Cosa c’entra? Riporta ad una ferita nei ricordi di Chiara bambina. Nel comune laziale ha trascorso l’infanzia, in un appartamento minuscolo di un palazzone di cemento armato. Abitava al quinto piano. Viola al quarto. Era la sua amica preferita. Avevano la stessa età. D’estate, quando non andavano a scuola, stavano sempre insieme. Giocavano, parlavano. Il passatempo preferito era fare i dispetti alla Cateragnacchera, una signora brutta, gobba, con un naso enorme, che veniva in villeggiatura da Roma. La credevano una vecchia strega.
Poi tutto precipita. Succede all’inizio delle medie, quando a scuola arriva Erica, sempre vestita alla moda, con una personalità dominante. Guardava dall’alto in basso, parlava a voce alta, sculettava.
In seconda Viola cominciò a subirne il fascino, parlava di Erica in continuazione, si allontanava sempre più da Chiara. Poi era apparso Elio, il meccanico, sbavava letteralmente davanti alle due ragazzine. E quelle, per risposta…
La pedo-prostituzione non è nata oggi e nemmeno ai Parioli.
Ragazze in vendita
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Ad ognuno il suo mestiere........!!