Rennes le Chateau. Dal Vangelo perduto dei Cainiti alle sette segrete
- Autore: Mariano Bizzarri
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2005
Mariano Bizzarri è un medico oncologo professore all’Università La Sapienza di Roma. La sua visione dell’uomo è trinitaria, comprende corpo, anima e spirito, quest’ultimo inteso come il nucleo, la scintilla divina in noi.
Anche le sue ricerche in campo esoterico non possono prescindere dalla stessa visione, che permea il suo libro Rennes le Chateau. Dal Vangelo perduto dei Cainiti alle sette segrete (Edizioni Mediterranee, pp. 221, 2005).
È un saggio ricchissimo di riferimenti storici, studi effettuati nell’arco di dieci anni, sia con visite sul posto, sia con la consultazione di biblioteche, compresa la biblioteca del Vaticano.
Il quadro che emerge è la terra francese del Razès, “mistero nel mistero”, in cui Le Chateau si trova e dove le famiglie nobili, con legami di sangue e matrimoni, hanno dominato per 800 anni. Esse sono la discendenza dei Catari, ivi rifugiatisi dopo il genocidio della terribile terza crociata contro gli Albigesi nel XII secolo. L’autore non dà le basi religiose di questo movimento ed è un peccato. Non ho mai letto da nessuna parte che i Catari avessero adorato Lucifero, cosa invece nota riguardo agli gnostici, per i quali Cristo stesso è l’incarnazione del serpente portatore di luce. I faraoni tenevano l’emblema del serpente sul capo. Si legge in Apocalisse 22:16 "Io sono la stella del mattino", che nella mitologia classica è la dea Venere, detta anche Lucifero.
Sta di fatto che nella chiesa di Rennes restaurata in toto dal parroco Bèrengier Saunière con la benedizione del suo vescovo e protettore Billard, i segni architettonici luciferini sono presenti. Uno fra tutti: il demone che regge l’acquasantiera. Abbiamo poi le poste della Via Crucis con un percorso inverso da sinistra a destra rispetto all’altare, segno di un’inversione di significato. Gli stessi simboli si ritrovano a Parigi nella chiesa Saint Sulpice, con un polipo, è la Grande Madre, memoria del primitivo matriarcato, che sorregge l’acquasantiera a forma di conchiglia; ugualmente la Via Crucis scorre al contrario.
Non sono affinità casuali, rimandano alla “Compagnia del Santo Sacramento”, fondata nel XVII secolo, in apparenza strettamente cattolica e dedita alle opere di carità, in realtà società segretissima nata per combattere Roma dal di dentro. Ne fecero parte Poussin, Rabelais, Vincenzo de’ Paoli e molti altri. Le società segrete ottocentesche sono la derivazione della “Compagnia” trasformatasi nel tempo. Le più notevoli, che stanno dietro Saunière e probabilmente lo finanziano con somme ingenti, sono "AA" ovvero la "Societé Angelique", lo "Hiéron du Val d’Or" e diverse frange massoniche.
Durante il restauro della chiesa, iniziato con tremila franchi elargiti dai nobili Chambord (ambivano al regno di Francia), Bèrengier scopre documenti nascosti in una stele e nel transetto. Li consegna a Billard, il quale lo mette in contatto con personaggi di spicco a Lione. Dal 1891 in poi, anno in cui egli ritrova una misteriosa tomba tanto cercata per anni, (quale segreto "tesoro" conteneva, da tramandare?) il parroco dispone di un enorme patrimonio di origine sconosciuta che gli consente di acquistare terreni, costruire Villa Bethania e la Torre di Magdala. Il culto di Maddalena la Grande Madre è predominante. È scolpita con un teschio in mano, segno di resurrezione e restaurazione di un re spodestato, e nell’altra mano con un libro aperto, la conoscenza vera.
Birrazzi presenta una gran folla di iniziati, Papus, Nerval con le sue visioni della terra cava in cui il re “dormiente” con il popolo della “prima razza” discendente di Caino e dei Merovingi attende di uscire in superficie e manifestarsi dopo avvenimenti apocalittici; la cantante famosa Emma Calvé, forse amante di Sauniére.
Essi si muovono tra il Razès, Parigi, Tolosa, Lione.
L’autore considera Rennes un centro di contro iniziazione, quindi negativo, secondo la scuola di René Guénon.
Rispettiamo la sua presa di posizione, sebbene ognuno, leggendo il libro, mediterà e si formerà la propria:
Al Cristo “agnello di Dio” si contrappone così il vero agnello sacrificato, il Dio dell’antica religione (il demone dell’entrata). Alla verità della Chiesa Cattolica, si oppone la conoscenza veicolata da Maddalena e resa possibile per mezzo del cranio di un uomo morto, così come alla vulgata evangelica […] si contrappone la ricerca alchemica sorretta dagli angeli.
L’antica religione sarebbe quella druidica e celtica. Sempre, la religione soppiantata è stata classificata come diabolica dalla nuova, spesso imposta con le armi. Quando un po’ di vera pace nel mondo?
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