

Ringrazio l’inverno
- Autore: Flavia Todisco
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2025
Emancipazione femminile e resilienza sono i temi cardine del romanzo di Flavia Todisco Ringrazio l’inverno, pubblicato nel marzo 2025 da Affiori, una casa editrice romana indipendente, marchio Giulio Perrone Editore. Quel che si evince è una prosa ricca e poetica, affatto scarna di descrizioni o immagini suggestive.
La protagonista è l’anziana Ersilia, che, sentendo venire meno le forze, si mette a scrivere un diario da lasciare in eredità alla nipote Cecilia. Una vita difficile, quella di Ersilia: nata in inverno, si è sempre riconosciuta un temperamento "tiepido", in linea con quello di ogni signorina di buona famiglia dell’epoca, che di certo doveva sottostare a regole imposte, senza avanzare chissà quali velleità. Un matrimonio combinato col fidanzatino di sempre per lei, dunque, allietato dall’arrivo di due figli. Ma è dall’incontro con una persona speciale che la donna scopre di avere, dentro di sé, ciò che Albert Camus definiva "un’invincibile estate". Ersilia fa appello a quel coraggio e abbandona la famiglia, scegliendo così di vivere per davvero.
Senza svelare troppi particolari e rovinare la sorpresa al lettore, è sufficiente dire che le parti romanzate vanno a intersecare la storia: l’alluvione di Firenze, il fascismo e tutto quel che ne conviene. Perché l’esistenza di Ersilia abbraccia un periodo lungo, in cui accadono eventi importanti, non ultimo l’attualità con l’emergenza climatica. Chi abbandona la propria famiglia, i figli, necessariamente è condannato all’oblio; Ersilia però spera nel perdono di Cecilia, la nipote che le è sempre rimasta accanto. Un atto che possa derivare da una consapevolezza genuina di quel che è accaduto in passato, avendo a cuore la libertà e la malattia e la morte, come inevitabili conseguenze di un ciclo vitale che si conclude. Ersilia ha vissuto molti inverni e molti dolori, ma è sempre sopravvissuta grazie ai tanti interessi che ha coltivato, che hanno impedito alla sua mente di offuscarsi e l’hanno altresì salvata.
Dice Ersilia, a un certo punto:
Cos’è stato, dunque, l’inverno? Che cosa rappresenta per me? Te lo stai chiedendo, Cecilia? Una discesa agli inferi, andata e ritorno, per preservarmi e rinascere, rinvigorita e consapevole.
Flavia Todisco è riuscita a compiere un piccolo miracolo, ovvero a fare della vecchiaia e della debolezza un testo pulsante di vita. Come se con la morte non finisse tutto, ma ci si conciliasse coi fantasmi del passato e si facesse pace con le proprie scelte. Ringrazio l’inverno è un romanzo consigliato a chi ancora crede, nonostante tutto, nella forza dei sentimenti e, perché no? ai sognatori e ai romantici.

Ringrazio l'inverno
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Un libro perfetto per...
per chi crede nella forza dei sentimenti e non teme ostacoli.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ringrazio l’inverno
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Da questa recensione dell’ opera Ringrazio l’ inverno,così efficacemente attenta nel descrivere la vita , si può trarre il significato dell’inverno per la coscienza .Questa parola ci evoca uno stato di rassegnazione alla vita che oppressa dalla pesantezza della routine quotidiana riesce in maniera subdola ad appiattire sentimenti che per tiepidezza non vogliono sbocciare ed aprirsi al mondo, che cosa c’è di più sbagliato, Scegliere infatti di vivere lontani da una realizzazione piena limita la bellezza della vita che va vissuta, gioiosamente e attivamente, ognuno con i suoi talenti e le proprie capacità senza scegliere però direzioni non razionali che conducono solo apparentemente fuori dalle esistenze appiattite dalla noia ferendo certe volte ,persone che comunque hanno un ruolo importante nella propria vita Sarebbe necessario invece porsi alla ricerca di trovare, a tutte le età, lo scopo del proprio esistere e anche se questo , può mutare nel tempo ,sarà sempre forma di libertà personale piena che ci fa sentire vivi allontanandoci da ogni forma di alienazione, ma cio’ non toglie che la vita va vissuta comunque, sempre con profonda gratitudine verso sé, anche se le situazioni possono essere monotone o grame, perché comunque siamo sempre la più bella opera che la natura ha concepito!!!