Risvolti di copertina. Viaggio in 14 case editrici italiane di Cristina Taglietti

Per chi ama i libri una lettura imperdibile l’ultimo saggio di Cristina Taglietti che si occupa di scrittori, libri, editori sulle pagine culturali de Il Corriere. I risvolti, le alette delle copertine, in cui sono presentate parti riguardanti il testo e che leggiamo prima di acquistare un libro, vennero proposte ad un giovane Italo Calvino da Elio Vittorini; ne scrisse tante, come se fossero lettere indirizzate ad amici.
Indirizzato a noi lettori è il bellissimo "Risvolti di copertina. Viaggio in 14 case editrici italiane", un’affascinante viaggio da Palermo a Milano, da Roma a Bologna a Torino, dal Sud al Nord in quattordici case editrici: Sellerio, E/O, Il Mulino, Giunti, L’Orma, Einaudi, Zanichelli, Bao, Il Castoro, NN, La Nave di Teseo, GeMS, Feltrinelli e Mondadori.

È il racconto del dietro le quinte di ogni libro: le sedi, i corridoi, i luoghi delle decisioni, la passione per il proprio lavoro, l’amore per i libri dall’editing alla promozione, l’intuizione dell’editore e il coraggio di mettersi in gioco, investendo il proprio tempo nelle scelte degli autori e nei gusti letterari. Un viaggio tra indirizzi storici, case di libri, con i loro grandi tavoli per le riunioni di redazione, gli archivi e le biblioteche.

Se l’editoria è conoscenza degli uomini, come diceva Einaudi, qui si conoscono le persone, le loro idee e le si sottopone ad un contraddittorio. Ascoltare, parlare a voce alta: è il nostro modo di stare insieme e anche il modo in cui facciamo i libri.

L’editoria è cambiata negli ultimi decenni e quelle che erano le sue dimore storiche sono oggi grandi costruzioni come quella della Mondadori, il palazzo che sembra emergere dall’acqua, progettato da Oscar Niemeyer, o il palazzo di vetro della Feltrinelli ideato da Herzog e de Meuron. Questo stupendo volume di Cristina Taglietti è nato dal desiderio di condurre noi lettori dagli editori, dietro i portoni delle loro case, negli spazi dove si pensano e realizzano i libri, per una maggiore conoscenza della storia dell’industria libraria, dove trovano spazio le piccole aziende familiari, indipendenti, con il loro grande sforzo economico e la capacità di essere in grado di ricoprire più ruoli e i grandi gruppi editoriali quotati in Borsa.
La Sellerio con la quale si apre il viaggio è al civico 50 di Palermo, in una posizione centrale della città, nei due appartamenti comunicanti, l’uno di Enzo, fotografo internazionale e l’altro di Elvira, grandissima lettrice. Una vita vissuta per i libri; lei curava la narrativa, lui la saggistica. Da Sciascia, Tabucchi, Camilleri ai più recenti Manzini, Malvaldi, alla spagnola Alicia G. Bartlett e tanti altri nomi illustri.
La sede della Giunti è in Villa La Loggia, una splendida costruzione del XV secolo, sulla collina di Firenze. Oggi possiede numerosi punti vendita in tutta Italia con il motto di aprire librerie dove non esistono. Una nota particolare è che il personale è costituito dalla gran parte da donne, perché più brave, attente e con una maggiore cura per i libri. Con Il Mulino e Zanichelli arriviamo a Bologna. La prima, una storia di mecenati i cui padri fondatori si definivano neo illuministi, è in strada Maggiore 37 con al piano terra la biblioteca e sotto nelle grandi cantine, dove un tempo si esibiva Francesco Guccini, si trovano gli archivi. La Zanichelli, invece, ha compiuto 160 anni. Fu fondata da una famiglia di origine ebraica nel 1859 e si caratterizzò fin d’allora nella sua scelta editoriale scientifica.

Salendo verso Nord L’Orma che pubblica solo venti libri l’anno, Il Castoro e la NN, nata pochi anni fa in una casa di ringhiera a Milano. Quest’ultimo un piccolo marchio editoriale che ha portato alla ribalta lo scrittore Kent Haruf, sconosciuto in Italia, facendolo divenire un autore di culto. È la coppia nella vita e nel lavoro, Sandro Ferri e Sandra Ozzola che gestisce l’iter editoriale in E/O: le loro scelte, Elena Ferrante, Alice Munro, Joyce C. Oates, fino a Muriel Barbery, sono state premiate con milioni di copie vendute, superando anche i confini nazionali, come nel caso della Ferrante. Insieme sanno cogliere le sfide e le loro intuizioni sono sempre vincenti.
E poi la Feltrinelli, con lo studio di Inge rimasto intatto così come era con i suoi numerosi libri, ritagli e fotografie. Einaudi, nota per le riunioni del mercoledì negli anni sessanta e settanta, risiede in un palazzo in stile fascista, geometrico ed austero. Un gruppo di amici Leone Ginzburg, Norberto Bobbio e Cesare Pavese ne posero le basi nel 1933. È la casa editrice, scrive l’autrice, che più ha influenzato dal dopoguerra la cultura italiana. La loro intenzione è ancora oggi comprendere i libri che superano il tempo.

Einaudi incarna il modello di casa editrice rivolta al mondo intellettuale, Mondadori quello del grande editore nazionale, Rizzoli è la casa editrice orientata al pubblico, quella che ne intercetta umori e velocità, Feltrinelli si rifà ad una cultura moderna, illuminista e progressista.

Con La Nave di Teseo siamo infine nella Milano elegante, in un palazzo che si affaccia sul Castello Sforzesco tra i volumi di Umberto Eco e l’uomo dell’editoria Mario Andreose. Elisabetta Sgarbi nel suo studio ha un tavolo completamente sgombro, con di fianco la foto in bianco e nero della madre. Gli uffici sono pieni di opere d’arte. Quando è nata la casa editrice sia Elisabetta che Vittorio hanno donato in comodato d’uso affreschi e pezzi d’antiquariato. Una casa editrice a tutto tondo. Elisabetta è una donna piena di passioni: ha ideato e creato il Festival letterario, si occupa di cinema e della Fondazione d’arte, perché le persone che frequentano le mostre, sostiene, sono poi le stesse che leggono libri.

"Risvolti di copertina" è un magnifico atlante della editoria nel quale storia, passione e impegno si fondono nel compimento di piccole opere d’arte quali sono i libri. Da non perdere!