Ritratto di famiglia con errore di Paolo Valentino

Paolo Valentino è al suo primo romanzo dopo tante fiabe e tanto lavoro sui libri degli altri come ghostwriter. In “Ritratto di famiglia con errore” però dimostra subito una chiara autorevolezza nello stile e nella descrizione dei personaggi.

Il romanzo prende il via con la famiglia Poletti, Milo detto Mio è il fratello secondogenito, dopo Filippo, detto Fil, ormai diciassettenne che fuma e sta con amici balordi; poi c’è Nicholas e a finire la piccola Livia, di quattro anni appena. Siamo nel 1991, in una piccola cittadina chiamata Pozzochiaro.
Negli anni Novanta si andava in ludoteca e infatti troviamo Mio, uno dei fratelli, con due suoi amici, Michele e Simona, che giocano a farsi la guerra oppure competono a Monopoli e nei giochi di ruolo; Trivial Pursuit non esiste ancora. La ludoteca è gestita dal signor Marra che teme di dover chiudere perché tanti ragazzi giocano a casa con il game boy e super Mario bros (Non si immaginava ancora la rivoluzione dei computer che tolse i ragazzi dalla strada e fece chiudere tutte le ludoteche in Italia).
Un inizio da fiaba appunto, se non fosse per Nicholas che balbetta in modo vistoso, letteralmente innamorato del fratello Mio e di un coniglio vivo di nome Roger. Unici nei: un lieve infarto al padre, risolto in poco tempo, e Fil che ormai ha iniziato a rubare nelle case e non ha più rapporti con gli altri tre fratelli.

A un certo punto la fiaba diventa tragedia. Nel boschetto di Pozzochiaro vede due immagini che lo costringono a non essere più bambino. C’è la macchina del padre con dentro una ragazza giovane: stanno consumando un rapporto sessuale e, più avanti, il diciassettenne Giorgio Rosi che fa cose innominabili sul corpo del meccanico del paese, un vero maiale.
Come se questo non bastasse Nicholas scompare; non si sa che fine abbia fatto... Mio lo aveva trattato male.
Il padre torna a casa tardi e la moglie si scaglia verso di lui mostrando di conoscere la ragione del ritardo. Nicholas è scomparso. Un po’ il senso di colpa, un po’ la notizia fanno sì che il padre si accasci di nuovo come morto; un secondo infarto. La moglie va con lui in ospedale, potrebbe morire.
In casa come aiuto ci sono la nonna e zia Anna, sorella della madre. Non si possono narrare gli avvenimenti successivi, nemmeno che fine abbia fatto Nicholas.

“Ritratto di famiglia con errore” è un libro che non vedi l’ora di finire per sapere se trovano il bambino.
Stile asciutto quello di Paolo Valentino che passa dai toni fiabeschi al realismo più atroce: abbiamo scoperto un nuovo scrittore.