Ruggine al sole di David Laurenzi

David Laurenzi, umbro, nasce a Foligno nel 1967. Si occupa da anni di cinema, scienze sociali e letteratura. Ha ideato e condotto presso scuole, cinema d’essai, associazioni e carceri dei corsi, seminari e laboratori dedicati ai linguaggi audiovisivi e alla scrittura. Alcuni suoi racconti, saggi e testi poetici sono apparsi su libri e riviste. Dal 2012, insieme ad altri sodali, cura e stampa il foglio d’arte Flusso.

Lo scrittore ha pubblicato nel gennaio 2023 per Fve Editori, Ruggine al sole (2023, collana “Gli Oltre”), un romanzo breve, lungo meno di cento pagine, che al tempo stesso è un bildungsroman e una sorta di thriller.

Il protagonista, io narrante della vicenda, ha dodici anni e non viene mai chiamato per nome: ciò che lo contraddistingue è un cappello rosso con la visiera che porta sempre sul capo come un talismano.
Si trova in quel confine sottile che separa infanzia e adolescenza: da una parte ancora attaccato a giochi e rituali infantili e, dall’altra, preda di pulsioni che non comprende e non riesce a controllare. La sua vacanza nel campeggio rivierasco sta giungendo al termine quando la storia ha inizio. Il protagonista racconta la vicenda come un lungo flashback rendendola un flusso di coscienza.

Io e mia madre combattiamo con le formiche da quando ci siamo arrivati, tre settimane fa. Il tempo dà sul brutto. L’umidità e il freddo aumentano, anche se ufficialmente siamo ancora in alta stagione e il calendario dice estate.

Solo e abbandonato a sé stesso malgrado viva con sua madre, il protagonista lascia chiaramente intendere il difficile rapporto che ha sviluppato con la figura materna, nonché l’ambiguità della vita della donna.

Il romanzo si divide in due parti. Nella prima, intitolata Eden, è descritta l’ultima estate in vacanza con la mamma mentre nella seconda, Esilio, si racconta cosa accade al protagonista dopo.
Quell’estate è lo spartiacque tra un passato forse più felice, perché vissuto con l’innocenza del bambino, e la vita futura forse più tranquilla ma indurita dall’esperienza.
La storia scorre e avvince pagina dopo pagina.
Chi è il misterioso vecchietto che chiede continuamente della mamma del protagonista? Che relazione c’è tra la donna e Alex, il ragazzo con lo scooter bianco?

Laurenzi racconta la vicenda con gli occhi adolescenti del suo personaggio, lasciando immaginare ai lettori molti elementi accennati, ma non chiariti completamente.
Un libro che si legge con piacere e interesse ed è adatto a tutti.
Una versione contemporanea dei romanzi di formazione che hanno segnato la storia della narrativa, come l’intramontabile Agostino di Alberto Moravia.