Cronache dalla montagna. Sax, neve e rock & roll
- Autore: Alexandre Vialatte
- Genere: Storie vere
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Prehistorica Editore
- Anno di pubblicazione: 2024
Se qualcuno di voi lettori, magari proprio grazie alla mia precedente recensione di Arpeggi per alpeggi (e di questo mi pregerei, se così fosse), avesse scoperto la sottile ironia francese delle Cronache dalla montagna di Alexandre Vialatte e volesse sperimentarne ancora, potrebbe continuare la lettura con questo Sax, neve e rock & roll, sesto volume della raccolta tradotto sempre ottimamente da Lamberto Santuccio.
Come già detto, questa mini collana edita da Prehistorica ne conta per il momento sei, e non è necessario seguire un ordine preciso per affrontarne la lettura: si tratta di raccolte di cronache pubblicate a suo tempo come singoli articoli, slegate l’una dall’altra e accomunate solo dalla sottile ironia francese che le pervade.
Rispetto al precedente, il tono di questo sesto volumetto sembra accentuare ulteriormente il sarcasmo e un certo umorismo “noir”.
Per niente facile, infatti, parlare di vivisezione come della logica conseguenza di un crudele gioco di ragazzini, come l’autore fa nel capitolo intitolato “Ultime notizie dall’arca di Noè”.
Oppure di un uomo che ha spedito il proprio cadavere (un modo quanto meno singolare di suicidarsi) da Berlino alla Charente, evento che ritroviamo nel capitolo ”Gli eventi”.
Di che cosa si parla, dunque, in queste ulteriori cronache? A dispetto del titolo, praticamente di tutto tranne la musica. Si inizia con i canguri di una piccola città australiana che somiglia al Far-West, per poi proseguire con le cartoline:
“La cartolina illustrata, la cartolina “fantasia”. È stata lei a salvare il sogno”.
E come dare torto all’autore? Tanto più che, all’epoca in cui scriveva, la cartolina non era stata ancora soppiantata dai cellulari. Si torna su Salvador Dalì, il cui surrealismo pervade le piazze comunali di Parigi prima ancora dei suoi quadri. Ci si stacca dal presente per descrivere lo svolgimento della vita in un castello, e si visita, con un racconto totalmente onirico, l’isola degli ippofagi, che altro non sono che i mangiatori di carne di cavallo.
Curioso notare come queste cronache non seguano alcun ordine cronologico: confrontando, infatti, le date riportate in fondo a ciascuna di esse, ci si rende conto dei salti in avanti e indietro. Non esiste neppure una sommaria divisione in periodi corrispondente ai vari volumetti, ed è oltremodo difficile capire secondo quale criterio siano state disposte. Molto probabilmente non è stato concepito un ordine preciso proprio per accentuare quel senso di strampalato, di campato per aria che la scrittura di Vialatte ci trasmette, malgrado sia tutto meno che improvvisata e priva di senso.
Ma che cosa cercano i lettori, in questo zibaldone in sei puntate? Cercano l’assurdo del quotidiano, la sospensione dello stupore, l’attenzione al particolare apparentemente trascurabile, che sotto la lente del cronista diventa l’apoteosi del pazzesco. Cercano quello sguardo attento sulla piccola realtà che a tutti gli altri sfugge, il dito che indica la banalità di ogni giorno trasformandola in un fuoco d’artificio di ironia e di sorpresa.
Non scordiamoci poi che nelle strampalate cronache di Vialatte sono esposti un cospicuo numero di aneddoti, notizie, curiosità capaci di stimolare la riflessione del lettore e di raccontare molto bene il contesto nel quale questi scritti sono nati. Un po’ come una serie di cartoline spedite dalla Francia degli anni Cinquanta/Sessanta, con i contorni ondulati e i colori un poco sbiaditi, ma sempre vivi d’interesse.
Sax, neve e rock & roll. Ediz. integrale
Amazon.it: 8,55 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Un libro perfetto per...
A chi ama sorridere delle piccole grandi assurdità di ogni giorno.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Cronache dalla montagna. Sax, neve e rock & roll
Lascia il tuo commento