Schizofrenia di Aaron T. Beck, Neil A. Rector, Neal Stolar, Paul Grant

- Disponibile su LaFeltrinelli.it

Questo volume corale sulla “Schizofrenia” (Aaron T. Beck - Neil A. Rector - Neal Stolar - Paul Grant; Casa editrice Astrolabio, 2011) è il libro che tutti i necrofili da cronaca in diretta (quelli sedotti dall’assioma malato di mente/omicida in potenza) dovrebbero tenere a portata di mano, per riflettere sul pre-giudizio e/o la malafede che li aliena (loro sì) dalla realtà. La così detta “follia” ha risvolti meno eclatanti di quelli che la vulgata mediatica (e il popolo bue) si aspetterebbe che avesse. Intanto sarebbe bene precisare che non esiste lo schizofrenico “in sé”, ma la persona “affetta” da schizofrenia. In altre parole e in estrema sintesi: l’individuo coinvolto nel disordine psicotico è, quasi sempre, un soggetto alla ricerca di coerenza logica e stabilità emotiva, in un contesto - familiare/sociale - che presenta elementi di incoerenza tali da non soddisfare questa aspettativa. Tornando al libro, questo rappresenta senza tema di smentita uno degli studi più completi sul modello cognitivo della schizofrenia e sul suo trattamento. La sua lettura risulta di estremo interesse, tanto per i professionisti del settore (medici e operatori della salute mentale) quanto per i non addetti ai lavori (famiglie in primis). La gamma degli argomenti trattati è amplissima e approfondita: muove dalla sfaccettata neurobiologia del disturbo e approda allo stato attuale di conoscenza della patologia, passando in rassegna i dati disponibili sul trattamento, analizzando genesi, sviluppo e “mantenimento” delle quattro aree sintomatologiche principali della schizofrenia (deliri, allucinazioni, sintomi negativi, disturbo formale del pensiero). Niente di pruriginoso, come si vede, piuttosto una lettura utile, necessaria, e - perchè no - illuminante. Un focus scientifico esaustivo sulla più ostica tra le malattie del cervello e dell’anima, per di più redatto in maniera scorrevole, per quanto lo consentano alcuni “tecnicismi” inalienabili a una disamina rigorosa dell’argomento.