Scoprendo Beatrix Potter
- Autore: Riccardo Mainetti
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2017
Sarebbe sufficiente sapere cos’è il Codice Potter per farci un’idea del carattere della scrittrice e illustratrice inglese per l’infanzia Beatrix Potter (famosa soprattutto per essere la creatrice di Peter Rabbit) e ricercatrice nel settore micologico, vissuta a cavallo fra Ottocento e Novecento. Lo troviamo spiegato in questa interessante biografia intitolata “Scoprendo Beatrix Potter” (Flower-ed, 2017, pp. 88, euro 12,00) di Riccardo Mainetti.
Era un particolare tipo di scrittura in codice che la donna aveva ideato per sottrarre i suoi diari personali da sguardi indiscreti la quale, pur consistendo in una vera e propria sostituzione di lettere con altri simboli, rimase indecifrata per ottant’anni, fino a che Leslie Linder, studioso e collezionista, non riuscì, nel 1958, a quindici anni dalla scomparsa della narratrice e al termine di un lungo lavoro, a decifrarlo.
Non solo però, perché Riccardo Mainetti - già traduttore in italiano di opere come “Una ghirlanda per ragazze” di Louisa May Alcott, “Il sentiero alpino. La storia della mia carriera” di Lucy Maud Montgomery e “Vita e avventure di Jack Engle” di Walt Whitman, sempre per Flower-ed - ci conduce per mano alla scoperta della vita e della carriera di Beatrix Potter descrivendo innanzitutto l’infanzia, vissuta in compagnia di balie e istitutrici; sarà proprio grazie a una di queste, tal Miss Hammond, che nascerà la passione per piccoli animali come topolini e coniglietti. Questo sarà il primo spunto per le sue future creazioni, a cui si aggiunge il talento artistico ereditato dai genitori. Crescendo, poi, sarà sempre tenera coi bambini, in particolare con quelli più fragili, anch’essa cagionevole di salute. Inizierà così a scrivere i primi racconti attraverso delle lettere illustrate che poi regalava ai figli di una precettrice, in particolare al più piccolo, Noel, che sarà il destinatario di quella contenente la famosa storia di Peter-coniglio.
Dalle ricerche del biografo scopriamo un altro aspetto molto interessante: Potter amava fare lunghe passeggiate immersa nella natura e in queste occasioni avrà modo di conoscere vari esemplari di funghi arrivando a studiare la germinazione delle spore e catalogandone più di quaranta specie delle quali poi realizzerà dei disegni ingranditi seicento volte.
Acuta osservatrice della realtà che la circondava e attenta ai problemi sociali e politici del suo tempo emerge una personalità forte e determinata, sia nel lavoro che nella vita privata: è stata un’abile imprenditrice di se stessa, anche quando alle prime armi riusciva a tenere testa alle case editrici alle quali si rivolgeva e in amore ha dimostrato uno spirito indomito andando contro il volere dei genitori, nonostante all’epoca fosse una cosa a dir poco inusuale.
Degna di nota è la descrizione minuziosa, che sembra di essere realmente all’interno, del rifugio creativo di Beatrix Potter, denominato Hill Top Farm, nella regione da lei tanto amata del Lake District. Oltre a questo vengono riportati alcuni dei suoi diari e lettere, con gli estratti in lingua originale e relativa traduzione. Corredano il testo delle belle fotografie. Alla fine un utilissimo elenco delle opere, sia in italiano che in inglese, e la bibliografia.
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