Sedici Porte
- Autore: Non disponibile
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
“Sedici Porte” è un’antologia di racconti degli allievi della scuola di scrittura Fahrenheit 365, selezionati e pubblicati dalla Casa Editrice di Cagliari AmicoLibro. Nell’introduzione al volume, Giorgio Binnella, capocantiere di questa importante realtà culturale, riassume quella che forse è una sorta di idea ispiratrice:
“il mondo evocato deve essere realistico, verosimile e probabile, lasciare il lettore nel dubbio che…”.
E in effetti nei trentotto, raffinati racconti l’evocazione di un mondo sotto il mondo, la presenza dell’inspiegabile, del meraviglioso e talvolta del sacro è sensibilmente palpabile nonché, nella stessa misura, “incredibilmente credibile”. Gli scrittori del cantiere – molti dei quali giovanissimi – ci conducono attraverso le vie, le botteghe artistiche, le chiese, gli appartamenti, le piazze, il mare, il cielo e il vento di Cagliari all’interno di una realtà caleidoscopica in cui un livello rimanda ad altri occulti piani, ad altri interiori labirinti e ammalianti cunicoli. È così piacevole riflettere con un misterioso bambino in cura presso una clinica pediatrica e riscoprire con lui il senso autentico dell’amicizia come è bello meditare sul significato della morte dei nostri cari e percepire, grazie alle parole, che in qualche modo noi siamo chi ci abbandona. È interessante constatare che alcuni desideri, quando diventano reali, si tramutano in incubi. È una esperienza profonda riscoprire nell’arte una parte della nostra anima e talvolta un mondo che ci libera intrappolandoci nella sua atemporale dimensione così come terrifica e parimenti affascina perdersi nel buio di una nave fantasma, dialogare con un pilota della Luftwaffe, sentire la dolorosa storia di un angelo custode o restare intrappolati in una foto.
Leggendo “Sedici Porte” ci inoltriamo con qualche personaggio nei quadri di bizzarri e severi pittori o di malefiche vecchie e scopriamo che un telefono rimasto in un appartamento abbandonato può farci comunicare con il passato donandoci la possibilità di trasformare il destino. Conosciamo tra le righe esseri di altre realtà, folletti dispettosi, spiriti oscuri che rubano il talento, spettri spaventosi e apprendiamo che il diavolo rapisce, nella omonima Sella, chi ha l’ardire di sfidarlo. Capiamo che a volte la morte ci avvicina alla consolatrice fantasia e che gli amici immaginari sono un altro da noi con cui si può dialogare e crescere. Intuiamo tra frasi coinvolgenti che l’indomito vento cagliaritano può forse essere intrappolato in un piccolo contenitore di vetro e che la Sardegna segna il cuore dei viandanti in modo duraturo – eterno.
Queste e altre avventure sono contenute in pagine dense e lievi, vergate sapientemente e, lo si nota in modo evidente, organizzate in virtù di una tecnica appresa dettagliatamente e dettagliatamente messa in pratica. Non ci sono pertanto sbavature, né ripiegamenti su di sé che minino, mediante un’ingombrante introspezione psicologistica, le varie trame. Perfino quei racconti che potrebbero sembrare vagamente autobiografici ci aprono a esperienze che trascendono lo scrittore e che conferiscono al testo un significato oggettivo in grado di coinvolgere chiunque – sia i grandi che i piccoli giacché, nonostante talora il linguaggio indugi su tipiche espressioni dialettali simpaticamente scurrili, non vi è, come capita in alcuni romanzi odierni, nessuna compiacenza nello sguazzare nella volgarità e non emerge alcuna volontà di cercare il successo per il successo abbassando l’asticella dell’artisticità. Anzi, quasi tutte le storie lasciano al lettore un senso di delicatezza, di dolce fatalità, un senso di incorrotta, originaria poesia. Se quindi qualcuno – come in parte chi scrive – potrebbe nutrire un po’ di diffidenza verso le scuole di scrittura pensando che in qualche modo costringano il talento all’interno di canoni prestabiliti e depotenzianti, leggendo “Sedici Porte” non può che ricredersi essendo invece la tecnica – almeno in questo caso – al servizio della libertà di espressione e volendo essere la scrittura medesima qualcosa che si impara, una pratica che necessita di impegno, metodo, volontà e che – pure questo va osservato – rafforza l’essenziale ispirazione, la creatività e la disposizione naturale alla scrittura senza irretirle o raffreddarle.
Un ultimo aspetto che non possiamo dimenticare è l’amore per Cagliari e per la Sardegna tutta: si tratta di un sentimento pervasivo di cui ogni frase rende conto: un prezioso e originale tributo degli autori alla propria terra madre.
Ora che l’estate volge lentamente al termine e che le ombre della malinconia settembrina si stendono sul nostro imminente futuro, la raccolta “Sedici Porte” potrebbe accompagnarci e stupirci rendendo incantato, oltre ogni freddo, il momentaneo crepuscolo del sole.
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