Senza Pudore di Helen Walsh

Nudo e crudo. Non ha altre definizioni questo romanzo di Helen Walsh, Senza pudore (Einaudi, 2005, trad. di C. Mennella), che si apre con una scena scandalosa e di forte impatto.

La figlia di un professore e una prostituta che fanno sesso su di una lapide.
Entrambe giovani. Una delle due anche troppo.
Ecco l’inizio di questa storia.
Solo l’inizio? Eh sì, perché le parole che leggerete tra queste pagine rispecchieranno appieno il titolo del libro.
Millie, la nostra protagonista, durante il giorno fingerà di essere una normalissima studentessa della media borghesia. Di notte, però, la pacata ragazzina si trasforma in un’affamata predatrice che si aggira per le strade di Liverpool in cerca di trasgressione.
Uomini, donne, puttane. Poco importa, l’importante è sollazzare e mettere a tacere il suo lato oscuro.
Una vera e propria discesa all’inferno che però non percorrerà da sola. Saranno in due, su quella strada. Lei e Jamie, il suo migliore amico.
Jamie è il compagno fedele che non si tira mai indietro, di fronte a quelle notti trascorse sul filo del rasoio. E spesso oltre.
Jamie, però, vorrebbe che l’amica mettesse la testa a posto.
Purtroppo sa che Mille non ci sente, da quell’orecchio.
In compenso ci penserà lui, a rigare dritto.
Come? Decidendo di sposarsi.
Una decisione che Mille non prenderà di buon grado. Anzi, non l’accetterà proprio, perché a quel punto sarà sola, nel suo viaggio.
Un viaggio dentro sé stessa che la porterà a fare i conti con la vita.
E, si sa, il conto è sempre salato…

Helen Walsh ci narra una storia che, come dice il titolo, sarà senza pudore.
E la promessa sarà mantenuta, potete credermi.
Un velo caduto che metterà di fronte a noi corpi e sentimenti che cozzeranno l’uno contro l’altro, sprigionando scintille che illumineranno, anche se per poco, uno scenario cupo e davvero inquietante.
Personaggi superbamente delineati e dialoghi puntuali saranno gli ingredienti principali di questa storia.
Oltre ai fatti narrati, ovviamente.
Una storia non adatta ai deboli di cuore, o a chi preferisce voltarsi dall’altra parte quando accade qualcosa di spaventoso.
Una vicenda che entrerà in noi senza chiedere permesso. Ma non temete, non sarà un problema perché impareremo ad apprezzarla.
O, comunque, ad ascoltarla.
Una storia schietta e sincera, ideale per chi non ama i giri di parole e i sapori troppo dolci. Se non vi spaventa il gusto amaro avete trovato il libro che fa per voi.