Serenata
- Autore: James M. Cain
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Adelphi
Serenata del 1937 è il romanzo meno conosciuto di James M. Cain (Adelphi, 2003, trad. F. Zucchella), scrittore, giornalista e sceneggiatore americano autore di noir adattati per il grande schermo tra cui spicca Il postino suona sempre due volte, pubblicato nel 1934.
Il romanzo — stile asciutto, impostazione cinematografica, atmosfere noir — esordisce quasi in controcampo perché presenta il protagonista voce narrante e a seguire l’oggetto del suo sguardo in un malfamato locale messicano negli anni Trenta.
"Ero al Tubinamba a prendermi un caffè col bizcocho quando entrò lei. Aveva tutto dell’india: dal rebozo rossiccio al vestito nero a fiori viola, e quel passo ondeggiante che hanno solo le donne abituate a portare in testa cesti, fagotti e pignatte fin da quando imparano a camminare."
"Lei" è in parte la versione esotica della donna fatale. Non bella, ma affascinante; dice ciò che pensa, vive senza giustificare le sue scelte e non teme il desiderio.
Di contro non è un’avida manipolatrice interessata al denaro, anzi. Nel Messico rurale "che da poco conosce gli inganni del socialismo", il denaro le serve per il soddisfacimento dei bisogni primari. Nell’America del business non dà nessun valore ai dollari che, come vedremo, piovono insieme al successo del protagonista.
È Juana, questo il suo nome, a dominare la scena per l’intero romanzo con la voce dello sguardo e le parole del silenzio, con affermazioni lapidarie che mettono a nudo l’interlocutore, con i colori accesi che ama, con una gestualità misurata anche nelle sequenze più drammatiche.
Per tracciare la carta sismica di Serenata occorre partire dall’epicentro, ovvero da un’ombra del passato che affiora, si inabissa, riemerge e trapela fin dalle prime pagine malgrado la reticenza dello scrittore.
Quest’ultima ha nella suspense una giustificazione narrativa, nella cultura degli anni Trenta una giustificazione morale.
La trama del libro - Il giovane cantante lirico John Howard Sharp, di grande talento e belle speranze, conosce l’altra faccia dell’amore. Quando la sua carriera va in tilt parte per il Messico, l’ultima spiaggia degli artisti scoppiati. Riesce a riciclarsi in spettacoli di second’ordine, ma non riesce ad agganciare la sfuggente Juana che in un incipit folgorante monopolizza da subito l’attenzione del lettore.
La ragazza si fa viva con una proposta inaspettata: diventare soci con l’apertura di una casa di piacere ad Acapulco, per americani disposti a spendere. Perché non accettare?
Nel viaggio snervante in auto dall’entroterra alla costa, i due si imbattono in un paesaggio ostile all’uomo dove compare il rifugio di una chiesa abbandonata. In questo ambiente inconsueto — sintesi di profano e sacro, superstizione e religione — i due consumano un amplesso di pudica potenza all’ombra di una spiritualità senza teologia. Un violento temporale è la colonna sonora. Ai piedi della Croce l’offerta di mais e caffè.
Dopo alterne vicende e un viaggio in mare che ha il sapore della fuga, John e Juana raggiungono gli Stati Uniti. La carriera di lui decolla, il successo esplode perché in un Paese dove tutto è in vendita, John mette al servizio del miglior offerente il talento ritrovato. Casualmente sfonda nel cinema di cui Cain offre uno spaccato di cinico realismo. Non è però disposto a rinunciare definitivamente alla botta adrenalinica che solo l’esibizione come cantante dal vivo regala.
A questo bivio professionale, che fa il paio con una crescente inquietudine interiore di John, Juana si mette nei guai con la giustizia nella convinzione, di lineare consequenzialità, di restituire la serenità al suo uomo.
Il road movie prosegue con un’altra fuga. In cerca della libertà i due purtroppo si accorgono di essere diventati prigionieri di se stessi. Il redde rationem piomba come una palla curva a baseball.
Serenata è un romanzo avvincente e arricchito da dotte digressioni su musica e opera, ma è piuttosto datato sotto due aspetti. Il primo riguarda il modo in cui viene presentata la psicologia del protagonista, il secondo riguarda l’atteggiamento razzista nei confronti dei messicani.
Rimane una lettura consigliatissima per chi ama le atmosfere da hard boiled.
Serenata
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