Settembre può aspettare
- Autore: Susana Fortes
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Nord
- Anno di pubblicazione: 2018
“Settembre può aspettare” (Edizioni Nord 2018, titolo originale Septiembre puede esperar, traduzione di Patrizia Spinato) è il nuovo romanzo, con protagonista la studentessa spagnola Rebeca Aldàn, di Susana Fortes, autrice di “Quattrocento”, affascinata dall’enigmatica scrittrice inglese Emily J. Parker, scomparsa a Londra nel giugno del 1955.
Ci sono due posti al mondo nei quali si può svanire nel nulla: Londra e i mari del Sud. Lo diceva Herman Melville, che era uno affidabile, visto cosa c’é in giro. Io scelsi Londra, ovviamente.
Rebeca Aldàn aveva preso la decisione di trasferirsi per alcuni mesi nella capitale britannica.
Mi lasciavo alle spalle le lezioni private d’inglese a trenta euro l’ora, gli intricati misteri del genitivo sassone, un appartamento per studenti al quarto piano senza ascensore, nell’Ensanche di Santiago de Compostela, un promettente futuro come dipendente statale, l’ex fidanzato appassionato di ornitologia.
La trentenne, specializzata in Letteratura inglese contemporanea, aveva ottenuto una borsa di studio per sei mesi dalla Fundaciòn Barrié de la Maza per svolgere una ricerca per la tesi di dottorato sulla scrittrice inglese, del periodo interbellico Emily J. Parker. Sconosciuta al grande pubblico ma considerata una delle più enigmatiche e promettenti scrittrici di quegli anni, era sparita nella primavera del 1955, durante le celebrazioni per il decimo anniversario della fine della II Guerra Mondiale, nel pieno centro di Londra, all’angolo tra Charing Cross e Trafalgar Square, e nessuno l’aveva più vista.
Rebeca era da sempre una sua grande ammiratrice: “Una donna affascinante, rossa di capelli e dall’animo indagatore”. La studentessa era convinta che sotto la scomparsa della trentaduenne Parker doveva esserci qualcosa di più complesso. Una donna non può svanire come se nulla fosse, nel bel mezzo di una festa nazionale, senza che nessuno di quelli che le stavano attorno se ne rendessero conto.
Rebeca, nei tre giorni precedenti alla partenza, aveva messo in ordine i libri, impacchettato le cianfrusaglie, buttato una montagna di scatoloni pieni di appunti, vecchi calzini e giornali. Come ultimo atto, la ragazza aveva incontrato il suo ex fidanzato Alex per una cena di addio in un ristorante italiano del centro storico, a lume di candela ma senza molto da dire. Il giorno dopo Rebeca, chiusa alle spalle la porta dell’appartamento di sua Rosalia de Castro, decisa a voltare pagina e a salpare per la terra promessa, dava inizio al suo soggiorno inglese.
Susana Fortes in una recente intervista ha rivelato come sia nata l’ispirazione per scrivere l’originale trama:
All’inizio aveva solo le scarpe. Un paio di bellissime scarpe con i tacchi. Diciamo che il suo nome è Emily. Emily J. Parker. 32 anni. Scrittrice. Scomparsa nel cuore di Londra l’8 maggio del 1955. Quando una persona scompare senza lasciare traccia, sorgono molte domande, ma ci sono poche risposte. Il vero lavoro degli scrittori non è trovare una buona storia, ma riconoscerla quando appare. Il giorno dello sbarco di questa idea, ero a piedi nudi in cucina a casa, facendo colazione e sfogliando una rivista di moda.
Due affascinanti figure di donne libere ed emancipate, la risoluta Rebeca che nella Londra attuale cercando di risolvere l’enigma Parker troverà anche se stessa e la singolare Emily, scomparsa in mezzo a una cascata di coriandoli, bandierine ed esibizioni di volo acrobatico nell’attimo in cui Londra, come le altri capitali europee, celebrava il decimo anniversario della fine del conflitto.
Se rimani saldo sulla tua strada e resisti, alla fine troverai quello che stavi cercando.
Settembre può aspettare
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