Short story. Fiabe horror
- Autore: Natascia Malizia e Romina Malizia
- Genere: Libri per ragazzi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
Sono rimasto subito colpito in modo positivo dalla copertina della raccolta di “Short story. Fiabe horror” di Natascia Malizia e Romina Malizia, curata nei dettagli e nella grafica, ben rappresentativa dei racconti contenuti all’interno. Cappuccetto Rosso con un’ascia in mano e un licantropo in primo piano: la vittima diventa la cacciatrice del suo aguzzino.
Ho letto con attenzione le dieci fiabe inedite dai contenuti horror-splatter-soprannaturali e sono rimasto affascinato dai personaggi che, a differenza di ciò che potevamo aspettarci basandoci sull’horror classico, in cui spesso soccombono, si armano e diventano padroni del proprio destino uccidendo il nemico ad ogni costo. Il nucleo principale è la vittoria del bene. Ognuno può immedesimarsi nei personaggi e contestualizzare il racconto a secondo le proprie esperienze di vita.
In Blat il supereroe ho rivisto il tema del bullismo mentre nella Sposa Sanguinaria quello della violenza sulle donne. Devo ammettere che i personaggi sono grotteschi e fuoriesce la loro cattiveria, la loro bruttezza esteriore porta alla luce lo squallore dell’anima. Sono personaggi che potremo definire lombrosiani, dove le tare fisiche corrispondono a personalità criminali. La stessa struttura classica della fiaba è stravolta dato che il nemico, l’antagonista, viene ucciso a colpi di ascia dal protagonista.
La raccolta è divisa in capitoli, stile Quentin Tarantino, ogni fiaba ha un inizio ed una fine quindi non prosegue nel successivo capitolo ma il filo conduttore è lo stile ed il modus operandi dei personaggi. Sono stati inseriti anche elementi esoterici come il demone Keteb e richiami simbolici. Al termine di ogni fiaba è presente un monito finale, come la legge del Contrappasso dantesca. È un messaggio finale che ho particolarmente gradito anche se può incutere ansia nei colpevoli di tali delitti, due esempi di monito finale:
“Non si ruba il destino altrui e il male si paga 70 volte 7”.
“Non bisogna disturbare le anime innocenti, attenti ad essere malvagi ed ingordi, di notte il bambino della vendetta viene a cuocervi e farvi a pezzi”.
È stata davvero una scoperta questa raccolta di fiabe, rileggo con piacere i racconti, viene mescolata ironia, grottesco e splatter. Il linguaggio è diretto e semplice, tipico delle fiabe, ma lascia disorientati nelle scene di sangue descritti con immediatezza, non ci si aspetta la crudezza. L’unica pecca è che sono molto brevi i racconti ma da come anticipa il titolo sono delle short stories che si leggono in modo scorrevole. Ammetto che si prova piacere e ci si immedesima quando il nemico viene fatto letteralmente a pezzi. Fin dall’incipit:
“In un paese lontano vicino ad un bosco, c’era un contadino che ogni giorno si recava in campagna a zappare la terra. Aveva tre figlie. Una era bella, l’altra era grassa e l’ultima era bassa. Oltre ad essere brutte, dal naso storto e torto, erano cattive ed odiavano la sorella dai lunghi capelli neri. Ogni giorno a turno portavano un paniere con il cibo al proprio padre ed ogni volta si scontravano con una volpe che le aggrediva”
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