Sia fatta la mia volontà (Qui nel mondo)
- Autore: Domenico Esposito Mito
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2011
Rabbia, indignazione, potere, flusso di coscienza. Differenti e importanti sono gli argomenti trattati nel romanzo “Sia fatta la mia volontà (qui nel mondo)” di Domenico Esposito Mito, pubblicato nel 2011 da Tempesta Editore.
Con piacere ne ho sfogliato le pagine, con rabbia ho condiviso il mio pensiero politico con quello dei personaggi. Personaggi tanto umani, sinceri ed autentici da indurmi in confusione su dove finisse il romanzo e dove iniziasse la realtà. Più tardi ho scoperto che non esiste questo confine. Domenico non è un inventore di favole, né uno scrittore fantasy o un allegorista. Domenico racconta del mondo che lo circonda, delle persone che entrano a far parte del suo immaginario, descritte con profondità e precisione non solo per quello che riguarda la loro forma (il loro carattere), ma anche e soprattutto per la loro anima, il loro pensiero.
Il contesto del romanzo è un piccolo paese campano non molto distante da Napoli. Qui, con passione e tenacia, un gruppo di ragazzi coltiva e milita in un movimento politico di stampo profondamente rivoluzionario. Alcuni di loro hanno vissuto in prima persona gli orrori del G8 di Genova, fra cui Demetrio, il protagonista, che proprio non riesce (anzi, non vuole) dimenticare. La loro vita viene improvvisamente scossa da un avvenimento inaspettato. Amori, scontri, conflitti familiari e intergenerazionali sono narrati da Domenico Esposito con scioltezza e abilità narrativa. La trama di eventi che segue e precede il nodo centrale trova il suo più grande punto di forza nel background ideologico dello scrittore, vedendo in scena personaggi non privi di una certa criticità. Le parole di Demetrio, le sue idee, la profondità dei suoi pensieri e la causticità delle discussioni che egli intavola con ogni personaggio del romanzo ne sono, a mio avviso, la sostanza essenziale e il contenuto principale.
«Che pensavi? - continuò Demetrio con tono severo - che sarei rimasto con te nonostante le corna? Facciamo cornuto e contento? Hai mancato di rispetto sia a me, sia a te stessa e non hai mantenuto la promessa che mi avevi fatto. Io, probabilmente, avrò una strana concezione del perdono, ma per me vuol dire semplicemente non prenderti a calci nel culo, non di certo restare insieme o diventare amici. Non è di certo con il tradimento che si diventa amici, gli amici non tradiscono. Eh già… sarebbe stato bello così, io a prendere le mazzate a Genova senza nemmeno sapere il motivo e tu a farti fottere da un altro e mo’ ti perdonavo pure… Io solo una cosa ti avevo chiesto “non tradirmi mai”. Lasciami, se vuoi, ma non tradirmi. Invece sono mancato pochi giorni e lo hai fatto».
Dove l’amore s’intreccia con la volontà di cambiamento, dove l’amicizia fa tutt’uno con la politica attiva e le discussioni mosse dalla rabbia, dallo scontento, dalla volontà di un altro mondo...qui, in quest’intreccio attuale e bruciante di sentimenti e pensieri, nasce “Sia fatta la mia volontà” di Domenico Esposito. Un romanzo che consiglio vivamente di leggere, non solo per diletto o interesse, ma anche e soprattutto per riconfermare a sé stessi l’importanza che riveste, ancor prima della politica, l’intelligenza e il pensare libero.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Sia fatta la mia volontà (Qui nel mondo)
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