Sognando Babilonia
- Autore: Richard Brautigan
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
Quando un poeta come Richard Brautigan si avventura in un romanzo di genere, non può che partorire un racconto eccezionale come “Sognando Babilonia”. Una parodia (che parodia non è) dei generi noir e hard boiled americano di metà secolo, un’irriverente storia che avvince per le atmosfere agrodolci che l’autore sa miscelare in maniera sopraffina, per le improbabili e sarcastiche trovate surreali che rendono le sue storie irresistibili.
Il detective privato C. Card è l’antieroe per eccellenza, tutto ciò che non ci si deve aspettare dal protagonista di un romanzo di questo genere, tutto ciò che il sogno americano negherebbe con tutta la sua forza e proprio per questo Brautigan lo ha reso il protagonista della sua storia. Completamente al verde, senza più una macchina, senza più un ufficio, senza più una segretaria, senza nemmeno proiettili nella pistola, questa impresentabile e trasandata figura si aggira per la città raccattando prestiti da amici, dalla madre, da chiunque gli capiti di incrociare pur di tirare avanti fino all’occasione che gli permetta di svoltare. E questa, di punto in bianco, arriva sotto forma di una provocante femme fatale, una bionda dark lady da mozzare il fiato, accanita bevitrice di birra, che lo ingaggia per rubare da un obitorio il cadavere di una prostituta assassinata. Il detective Card tuttavia ha un altro problema che deve affrontare quotidianamente: a seguito di un colpo in testa con una palla da baseball la sua mente lo trascina in un continuo sogno ad occhi aperti nella Babilonia di Nabucodonnosor dove può vivere la vita che non gli è concessa da questo lato della realtà. Nella trasognata Babilonia Card è un affascinante detective alle prese con un perfido scienziato che trasforma le persone in robot ombra al fine di creare una notte artificiale che soggiogherà tutti i cittadini. Il girovagare della sua mente dalla realtà al sogno gli permetterà di riuscire a portare a casa l’incarico e dare finalmente una svolta alla sua improbabile esistenza?
Brautigan ha l’invidiabile abilità di riuscire a far emergere in una storia parodistica e strampalata tutta l’amarezza che si cela dietro il sogno americano. Così il vero eroe è un disagiato detective che deve lottare contro la povertà, la società che lo rifiuta, gli amici che ormai lo evitano, perché solo in grado di chiedere soldi, la madre che lo insulta per avere voluto inseguire il suo sogno di diventare detective e si muove in una società corrotta e dominata dal denaro e dal potere. La lotta è una lotta di sopravvivenza, non contro i potenti che risultano comunque intoccabili (emblematica la scena tra la dark lady e il sergente di polizia), ma tra poveri: Card dovrà scontrarsi con altri disperati per avere il cadavere della prostituta, in uno scontro che non può che vedere tutte le fazioni destinate alla sconfitta.
L’unica via di fuga dal sogno americano che ormai ha rivelato il suo lato più marcio e corrotto è il sogno di Babilonia dove ogni sua fantasia è realizzabile, dove i buoni trionfano e il successo lo aspetta dietro l’angolo sotto forma di una donna bellissima. Il continuo cadere in uno stato onirico ad occhi aperti contro cui deve lottare per restare ancorato alla realtà sembra sempre più irresistibile e necessario alla sua sopravvivenza, man mano che gli ultimi brandelli di speranza se ne vanno spazzati dal vento della corruzione e dell’avidità di una società che non ha saputo mantenere le promesse su cui era stata fondata.
Sognando Babilonia
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