Sognando Bologna di Riccardo Bassi

Un sogno strano. Tre, il numero perfetto. Per Riccardo Bassi questo numero avrà certamente un significato in più, poiché "Sognando Bologna" è la sua terza opera, un’opera che ha deciso di tingersi di giallo, prima di presentarsi a noi.
Intrighi, maschere che si poggiano sui volti di persone insospettabili e altre che cadono, lasciandoci intravedere quel volto, che proprio non ci aspettavamo di ritrovarci davanti.
Lo scenario? La Bologna di Dalla e Carboni, di Morandi e Mingardi, del ragù e dei tortellini, delle torri e di tutti quei portici che garantiscono un fedele anonimato.
Il protagonista è Kevin, un ragazzo come tutti, un ragazzo nel quale sarà facilissimo identificarsi.

Cosa vuole Kevin? Beh, facile, quello che vogliono tutti: la felicità. O almeno un corpo caldo che non ci faccia sentire soli quando la notte la fa da padrona. Poi ci sono Alice, Sara e Giulia, tre ragazze (anzi, tre donne) che decideranno di recitare la parte della protagonista nella vita di Kevin. E chi è Kevin per negare alle gentili donzelle una simile opportunità? Tre donne, tre stili di vita che cozzano tra loro ma soprattutto con la vita di Kevin, che non sa ancora cosa vuole. Anzi, forse una cosa la sa…

Una storia che partirà in sordina e che deciderà di esplodere all’improvviso in un boato. E noi saremo lì, ospiti inattesi, ma reali, pronti a goderci le parole di Riccardo che ci racconteranno tante storie che collasseranno, lasciando il posto a una sola verità. Una verità forse poco simpatica, una verità che farà male a noi e a Kevin, anche se non in egual misura.
Un libro ironico, che sa far riflettere, una storia che ci prenderà per mano e ci porterà a fare un giro nel cuore di una Bologna che sa amare. Ma anche farsi rispettare.