Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi letto da Sergio Rubini
- Autore: Antonio Tabucchi
- Genere: Audiolibri
- Anno di pubblicazione: 2013
“Sostiene Pereira di averlo conosciuto in un giorno d’estate. Una magnifica giornata d’estate, soleggiata e ventilata, e Lisbona sfavillava”.
Sergio Rubini dà voce alla testimonianza (come recita il sottotitolo del volume) e alla presa di coscienza dell’anziano giornalista Pereira nel Portogallo salazarista nell’Europa che sta per affrontare il secondo conflitto mondiale.
“Era il venticinque di luglio del millenovecentotrentotto, e Lisbona scintillava nell’azzurro di una brezza atlantica, sostiene Pereira”.
Poco meno di un anno fa, il 25 marzo del 2012, Antonio Tabucchi moriva nella capitale lusitana, in quella terra che l’aveva adottato e che lui ricambiava con una passione totalizzante. Per celebrare questa importante ricorrenza la casa editrice Emons pubblica in versione audiolibro il romanzo Sostiene Pereira che nel 1994 diede all’autore toscano, nato a Vecchiano in provincia di Pisa il 24 settembre 1943, la consacrazione nazionale e internazionale grazie anche all’omonimo film di Roberto Faenza, con protagonista Marcello Mastroianni perfettamente calato nella parte di un uomo solo.
Trama di “Sostiene Pereira”
In una magnifica e profetica giornata d’estate Pereira, che cura la rubrica culturale del Lisboa, quotidiano pomeridiano della città, decide di scegliere e di non restare più a guardare in un paese che “taceva, non poteva fare altro che tacere, e intanto la gente moriva e la polizia la faceva da padrona”.
Romanzo d’impegno civile di ampio respiro, vincitore del Premio Campiello 1994, del Premio Viareggio Repaci e del Prix Européen Jean Monnet, scritto da una delle voci più rappresentative della cultura europea, rivive e ricorda a chi ascolta che la storia di Pereira non è solo universale e destinata a durare nel tempo ma è un monito per il presente.
In un momento tragico della storia europea, la guerra civile nella vicina Spagna, il nazismo in Germania e la dittatura fascista in Italia, il direttore della pagina culturale del Lisboa riesce a far pubblicare un articolo di aperta denuncia al regime intitolato Assassinato un giornalista, autentica condanna di tutti i totalitarismi.
“Si chiamava Francesco Monteiro Rossi, era di origine italiana... i suoi articoli non sono stati ancora pubblicati... e stanotte la morte è andata a cercarlo... Invitiamo le autorità competenti a vigilare attentamente su questi episodi di violenza che alla loro ombra, e forse con la complicità di qualcuno, vengono perpetrati oggi in Portogallo”.
Dal libro all’audiolibro
La voce particolare di un ottimo attore come Rubini sa cogliere l’atmosfera portoghese malinconica e struggente che l’autore tanto amava, ricordiamo infatti che Tabucchi (i cui libri sono tradotti in 40 lingue) è stato il maggior conoscitore, critico e traduttore dell’opera del poeta Fernando Pessoa. Nelle letture finali l’autore attraverso la voce di Rubini racconta la genesi di questo memorabile romanzo.
“E nell’estate del novantatré, quando Pereira, divenuto un mio vecchio amico, mi aveva raccontato la sua storia, io potei scriverla. La scrissi a Vecchiano, in due mesi anch’essi torridi, di intenso e furibondo lavoro. Per una fortunata coincidenza finii di scrivere l’ultima pagina il 25 agosto del 1993. E volli registrare quella data sulla pagina perché è per me un giorno importante: il compleanno di mia figlia. Mi parve un segnale, un auspicio. Il giorno felice della nascita di un mio figlio, nasceva anche grazie alla forza della scrittura, la storia della vita di un uomo. Forse, nell’imperscrutabile trama degli eventi che gli dèi ci concedono, tutto ciò ha un suo significato”.
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