Sotto il cielo di Virgin River di Robyn Carr

Robyn Carr ci riporta Virgin River, il tranquillo villaggio di montagna che fa da sfondo alla sua fortunata saga divenuta anche una serie tv targata Netflix. In Sotto il cielo di Virgin River (HarperCollins, 2020, trad. Claudia Rey) ci narra di due anime in fuga destinate, loro malgrado, a trovarsi.

(Ri)costruire il futuro.
Conner Danson e Virgin River, un connubio ancora da verificare.
Ma, se conoscete già questo luogo magico, sapete che sarà perfetto.
Conner è stato testimone di un omicidio e ora la parte malvagia vuole spedirlo sottoterra anzitempo.
Per questo chi lo protegge gli ha consigliato di rifugiarsi tra queste lande desolate, naturalmente sotto falso nome.Lande desolate ma anche magnifiche e colme di quella magia che tutti noi ricerchiamo, prima o poi.
Conner dovrà restare per poco, giusto il tempo di andare al processo e far fare a chi merita la giusta fine. E poi deve tornare a Sacramento, la sua città, per stare vicino alla famiglia.
Anche Leslie Petruso è in fuga, ma per motivi differenti.
Il suo ex marito sta per metter su famiglia con la sua nuova fiamma e lei non ne vuol proprio sapere di fare da spettatrice inerme a quello spettacolo vergognoso.
Conner e Leslie, due cuori spezzati che non ne vogliono sapere, di consolarsi.
I corpi, sì, da quel punto di vista non c’è nessun problema.
Anche perché, a breve, le loro strade si divideranno.
No, non hanno davvero tempo per l’amore.
Ma, si sa, è Virgin River a trovarlo sempre, quel tempo prezioso…

Robyn Carr ci riporta a Virgin River con la sua penna decisa e romantica e i suoi personaggi che sentiremo all’istante familiari come vecchi amici. E tiferemo per loro affinché Cupido non sbagli la mira e colpisca al centro quei cuori che chiedono soltanto di battere un po’ più veloce del solito.
Una storia dedicata a chi ama la saga di Virgin River, portata anche sul piccolo schermo e seguite con trepidazione dagli spettatori. Chi non ha mai letto o visto nulla di questa serie, però, non si senta escluso.
Anzi, questo volume potrebbe essere un ottimo modo per familiarizzare con la scrittura dell’autrice.
Da leggere se amate le storie d’amore e, per favore, non fate l’errore di catalogare queste storie come “romanzetti rosa”, sarebbe un grave, gravissimo errore.
L’amore ama le storie, non le “storielle”. E queste pagine rientrano nella prima categoria. Alla grande.