Sotto la pioggia gentile di Ólafur Ólafsson

Sotto la pioggia gentile dello scrittore e produttore irlandese Ólafur Ólafsson (Einaudi, 2023, traduzione di Alessandro Storti) è romanzo delicato… “gentile”, come suggerisce il titolo, ambientato in tre luoghi diversi: Islanda (Reykjavik), Inghilterra (Londra e Bath) e Giappone (Hiroshima e Kure).

È un viaggio un po’ in contemporanea, un po’ a ritroso, a cui ci invita il protagonista Kristòfer, che ha raggiunto l’età di 74 anni.
Siamo nel periodo della pandemia, che viene qua e là menzionata, senza insistenza.
Due ristoranti, il Torg, in Islanda che Kristòfer, adulto, decide di chiudere per poi intraprendere il suo viaggio e il Nippon a Londra, dove è iniziata la sua vera storia e dove scopre l’esistenza degli haiku, che il padrone del ristorante aveva l’abitudine di lasciare in un vaso in bigliettini ripiegati e a disposizione di chi voleva leggerli e magari aggiungerne.

Nella bonaccia
a volte il mareggiare
è nella testa.

Due i protagonisti Kristòfer e Miko oltre ad altri personaggi menzionati come Takahashi-san, Gerthur, Asta, la moglie defunta, Joi Steins.
Tramite Facebook Kristòfer ritrova Miko Nakamura, cinquant’anni dopo la loro storia d’amore giovanile che ha lasciato il segno in ambedue. Così decide di partire per andare a rivederla.
La sosta a Londra in attesa di un volo disponibile per Tokyo, gli consente di rivedere i luoghi in cui aveva studiato, lavorato e vissuto tanti anni prima. Ritrova qualcosa, mentre altri posti non esistono più o sono stati trasformati.
E finalmente la partenza, l’approccio con la lingua giapponese e l’arrivo nella grande città.

Mi trovo al famoso incrocio di Shibuya, con le strisce pedonali che vanno in ogni direzione, a destra a sinistra, avanti e indietro, perfino in diagonale, tutte affollatissime, sotto le luci multicolori delle insegne pubblicitarie.

Kristòfer è alla ricerca della sua amata hibakusha, con la speranza di avere da lei chiarimenti. E li avrà, insieme a un colpo di scena finale.

Brillano gli astri
Ma nel mio cielo
Brillan di più i tuoi occhi.