Stazione d’arrivo
- Autore: Concesion Gioviale
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
Sara Rinaldi è una scrittrice che è riuscita a coronare i suoi sogni e quelli dei suoi amici, i componenti di una band che, grazie al suo libro dedicato a loro, “Prendi e vai” hanno potuto raggiungere le vette dell’Olimpo e mescolarsi con le star più affermate. Per loro c’è in programma un tour mondiale, che li porterà a esibirsi negli stadi più grandi e importanti. Il film tratto dal romanzo sta diventando campione di incassi, tutto sembra girare nel verso giusto, ma Sara, rimasta sola in città, sente che le manca qualcosa.
Oramai quella magia, quella simbiosi che si era creata con i “suoi” ragazzi è svanita, lo stato di grazia delle cose che vanno a gonfie vele si è lentamente dissolto. All’inizio immancabile, per lei, lo smarrimento, ma poi? Si accorge che i sogni nella valigia non sono finiti, che altri sono lì, piegati, pazienti, pronti a essere realizzati. E questa volta sono sogni tutti suoi. Sara si rende conto che è ora di camminare da sola, di agire e muoversi senza il consenso e l’appoggio di quelli che, fino a quel momento, ha considerato parte di sé. Così ecco nascere l’idea di una libreria per promuovere gli scrittori esordienti, il progetto di riprendere l’università, di migliorare il proprio aspetto fisico. E l’amore? Non è facile scorgere quello vero, soprattutto se ci si concentra troppo su qualcosa di sbagliato. Ma alla fine arriva e prorompe senza indugi.
La cosa che sorprende in questo romanzo è il ritrovarsi nella narrazione di una narrazione. Mi spiego meglio: il libro “Prendi e vai” di cui questo è il seguito esiste veramente, come reale è la band e tutto il resto. Allora ci chiediamo dove finisce la finzione e incomincia la realtà. Si rimane un po’ spiazzati, ma del resto va bene così, la protagonista è anche la scrittrice e parla, nel romanzo, dell’altro romanzo. L’eroina al servizio dell’autrice e l’autrice che dà vita al personaggio in un reciproco scambio in cui le due inevitabilmente si confondono, per non dire "si fondono". Complicato? No! Si fa prima a leggerlo che a parlarne.
Comunque "Stazione d’arrivo” (David and Matthaus, 2014) di Concesion Gioviale è quello che succede dopo il “e vissero felici e contenti”, è la vita che continua, quella che nei libri non si trova, ma che si immagina. E allora ecco i problemi, le amarezze, la solitudine, la delusione e la rabbia che fanno bella mostra di sé e sembra impossibile saltarci fuori.
Ma Sara è un personaggio pieno di risorse e sorprese, e di certo saprà stupirci. Chissà se sarà la protagonista di un terzo romanzo. La storia non lo dice e ci lascia lì, ad attendere. Perché a noi scrittori piace che si racconti di una rappresentante della categoria che, nonostante tutto, ce l’ha fatta.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Stazione d’arrivo
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