Stelle controvento di Marianna Carrara - Maria Pia Latorre

Estate 2018. Rosa è una ragazzina moderna, forse un po’ viziata, coinvolta suo malgrado in una situazione più grande di lei. Da Roma si ritrova a passare un lungo periodo con una zia e un nonno che poco conosce in un paesino della Basilicata poco noto ai più, ma è proprio in questo sconosciuto paesello che andrà incontro alla vita e imparerà a conoscere un’altra ragazza speciale vissuta nel suo castello avito molti secoli prima: la poetessa Isabella Morra.

"Stelle controvento" porta avanti due storie parallele che si intersecano malgrado le leggi della geometria. Da un lato si segue Rosa, adolescente inquieta come tutte le quattordicenni contemporanee e allo stesso tempo si narra di Isabella, baronessina Morra, nata a Favale (odierna Valsinni in provincia di Matera).
Tre secoli prima di Giacomo Leopardi la giovane Isabella visse segregata nel suo castello, lontana da corti e altre frequentazioni e come Giacomo alimentò il suo spirito con studi letterari e con le sue poesie riscoperte da Benedetto Croce e di una sconvolgente modernità. Isabella pagò la colpa di essere donna e di voler andare oltre le ferree regole del suo tempo e per questo fu assassinata barbaramente dai suoi fratelli.
Rosa è una ragazza di oggi piena di contraddizioni, ma anche di buon senso e di ottimismo. Malgrado i contrasti che vive con gli adulti, riesce comunque a dare il suo personale apporto e a cambiare se stessa e gli altri.

Ai ragazzi bisogna dare fiducia e non solo impartire loro ordini o imposizioni. Questo è il messaggio delle due scrittrici, Maria Pia Latorre e Marianna Carrara, che sapientemente riescono a portare avanti due storie avvincenti e da leggere tutte d’un fiato.
Il libro piacerà ai ragazzi che sapranno ritrovarsi nelle problematiche di Rosa, a chi ama il romanzo storico e agli adulti che spesso non riescono a rapportarsi con chi ha la cosiddetta età ingrata. Piace anche lo stile di scrittura: più moderno e disinvolto quando a parlare è Rosa, io narrante delle sue avventure, aulico e più maestoso, quasi antico, quando invece racconta di Isabella Morra. Ottime caratterizzazioni anche per i personaggi "minori" in particolare per nonno Tonuccio, classica figura dell’anziano meridionale apparentemente tutto d’un pezzo, ma in realtà buono e sensibile come si scoprirà leggendo. Un bell’esempio di narrativa per ragazzi e non solo.