Storia criminale
- Autore: Enzo Ciconte
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Rubbettino
- Anno di pubblicazione: 2008
Quella delle mafie è una minaccia tremenda da cui noi italiani non siamo ancora riusciti a liberare il nostro paese, si tratta di una piaga che ci tocca tutti, da nord a sud, e saremmo tenuti a informarci di più sull’argomento.
Nel 2008, Enzo Ciconte ha pubblicato per Rubbettino un volume che può offrire una base per iniziare a colmare le proprie lacune sulla triste questione: Storia criminale. La resistibile ascesa di mafia, ’ndrangheta e camorra dall’Ottocento ai giorni nostri. Il testo presenta una bibliografia di 40 pagine occupate da monografie e documenti, ed è costruito seguendo una struttura sufficientemente ordinata, anche se forse la si sarebbe potuta rendere ancor più lineare.
La copertina raffigura un cerbero e tante sono le teste e i volti delle mafie, ma sempre ricollegati a un unico tronco: nella ricerca le tante facce della mafia sono diligentemente descritte dalle loro origini sino a tempi recenti. Negli ultimi tredici anni sono usciti saggi più aggiornati, ma quello di Ciconte ha una completezza e una potenzialità divulgativa lodevoli.
Nonostante il buon apparato di note e le spiegazioni spesso approfondite, non mancano alcune sbavature: l’autore scrive ad esempio che
“Le regioni dove ha avuto origine il fenomeno mafioso sono state tutte governate prima dagli Spagnoli poi dai Borbone e hanno avuto uno sviluppo storico separato dal resto delle altre regioni italiane”.
Se i rapporti tra le istituzioni del Regno delle Due Sicilie e alcuni settori della criminalità organizzata sono illustrati diligentemente dallo studioso, non è chiaro quale sia il collegamento automatico tra la Spagna e la mafia, che non sussiste, considerando che gli spagnoli hanno governato anche la Lombardia, lo Stato dei Presidi e i Paesi Bassi, zone del continente che non sono diventate celebri per dei fenomeni mafiosi endemici.
In un altro passaggio si legge che: “La Santa veniva formata in nome di Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi, Alfonso La Marmora; tutti erano massoni e gli ultimi due erano generali”, ma in realtà nessuna prova decisiva attesta l’iniziazione di Mazzini alla massoneria.
Tuttavia è sicuramente comodo potersi giovare di un testo che racchiude l’intera evoluzione della mafia: essa nacque ben prima del Risorgimento, ma con l’Unità non venne debellata e si diffuse in tutta la Penisola, sopravvivendo a ogni cambiamento di regime grazie al suo spregiudicato opportunismo.
Senza esagerare le imperfezioni citate, che hanno un peso limitato nel libro, Storia criminale è una sintesi più che discreta di una materia vastissima e difficile, che merita la lettura, ma è soprattutto punto di partenza per approcciarsi ad altre opere più specifiche o più vaste.
Storia criminale. La resistibile ascesa di mafia, 'ndrangheta e camorra dall'Ottocento ai giorni nostri
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