Storia della mia lingua di Claudia Apablaza

Claudia Apablaza è cilena. Nata e cresciuta nei pressi di Santiago, la scrittrice si trasferisce con la famiglia, marito e figlia, in Spagna, per la precisione a Madrid, capitale iberica.
Per chi non è parlante o esperto di castigliano, come si definisce lo "spagnolo" in linguistica, il trasferimento dal Cile alla Spagna non dovrebbe essere una barriera.
Come ogni buon linguista sa, invece, dal castigliano puro parlato in Spagna a quello parlato in America Latina sussistono alcune differenze di pronuncia e di termini tali da creare fraintendimenti e addirittura difficoltà di comprensione. Stessa cosa accade per l’inglese britannico e quello parlato negli Stati Uniti e in altre paesi che hanno eletto l’inglese a lingua ufficiale e nazionale.

Tradotto da Marta Rota Núñez, di chiara origine iberica, il libro Storia della mia lingua è edito da Edicola edizioni nel 2023.
Accanto alle difficoltà linguistiche incontrate dall’autrice dal momento del suo trasferimento in Spagna, si inseriscono le difficoltà determinate da un congenito problema palatale, nonché dall’inserimento di un apparecchio per i denti in età adulta.
Storia della mia lingua gioca quindi su questo continuo duplice significato della parola "lingua" , laddove quel "mia" insiste non solo sulla lingua parlata dall’autrice, ma anche dalla lingua "fisica" della scrittrice, anch’essa determinante nel parlato di Claudia come persona.

Ironia e autoironia sono i primi elementi che caratterizzano la scrittura di Apablaza e piace anche il continuo raffronto tra termini gergali in uso in Cile con quelli spagnoli, termini che la traduzione lascia in "lingua" originale.
Storia della mia lingua è un testo scorrevole, intelligente, adatto a tutti, ma soprattutto a chi ama le lingue in tutte le sue forme.