Suocera Regina di Didi Baggio

"Suocera Regina" è un romanzo che rivela 5 mesi di matrimonio andati male per colpa di una famiglia troppo "vecchio stile" e soprattutto di una suocera che voleva comandare e guidare il figlio-mammone anche per quel che riguardava la sua sfera sentimentale e vita affettiva.

Non a caso il libro porta un sottotitolo più che esplicito: "A Vicenza e in tutta Italia i neomariti sono garantiti dalla formula Soddisfatti o Rimborsati".
Già, la vecchia buona Italia che sforna bamboccioni che non crescono o cocchi di mamma e papà che si ritrovano tra le mura di casa, anche una volta sposati, che non maturano e non hanno intenzione di farlo.

Un "male" evidentemente tutto italiano che distrugge intere esistenze, senza una precisa motivazione, ma solo perché le tradizioni e le abitudini che si sono tramandate di generazione in generazione in questo Paese hanno portato all’esasperazione di modi di vivere spesso agli antipodi.

Un libro vero. Sincero. Pulito. Ironico, di un’ironia sottile che si scorge tra le righe e che fa comprendere quanto a volte l’amore possa essere un’arma a doppio taglio e quanto questo possa spesso divenire una scusa per chi crede che l’altra metà sia solo un modo per scappare dalla monotonia.

Didi Baggio si rivela e svela, si confessa e lo fa con grande trasparenza, senza omettere, ma con il desiderio di trasmettere alle donne un messaggio forte, importante, di considerazione e valore personale, perché ogni donna va rispettata per la sua vita e deve essere apprezzata con i meriti che le spettano.

Spesso le donne cadono in tranelli che si trasformano in incubi veri e propri, alla perpetua ricerca di un amore che dia loro la serenità che cercano, la completezza come esseri umani, ma quando questo non accade, l’inferno fa capolino appena dietro l’angolo.

Nel libro ci sono vere indicazioni per le donne e per il loro modo di essere, nella speranza che siano più lungimiranti e sappiano comprendere quanto fondamentale sia la costruzione di una vita insieme a chi amano al di fuori di tutto ciò che comporta l’avere una famiglia invadente e poco rispettosa.

Non si calpesta la dignità, come non si calpesta l’auto-stima, l’amore, l’affetto, la sincerità e la lealtà, valori che vengono forse banditi all’interno di una società che divenuta troppo "stonata" per le corde dell’amore, quello vero, quello sincero, che generosamente sa dare non solo ricevere, ma per offrire gioia all’amato. Un sentimento pulito che va innaffiato e curato come una bella pianta per far sì che diventi un arbusto forte e ben radicato in quelle che sono le proprie terre con radici che fanno da base alle sue premesse. Quelle di una vita vissuta veramente da vivi ed amati per amare.