Tanto poco
- Autore: Marco Lodoli
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2024
Marco Lodoli, torna in libreria con un romanzo dal fascino indiscusso, intitolato Tanto poco, edito da Einaudi.
Il libro è ambientato, per la gran parte, in quella scuola che l’autore tanto ama e tanto conosce come ci hanno dimostrato i precedenti libri Il preside (2020) e Il professore e altri professori (2003). Segnalo, inoltre, che il libro è stato proposto al Premio Strega 2024 da Elena Stancanelli, con la seguente motivazione:
Tanto poco, l’ultimo romanzo di Marco Lodoli, svela fin dal titolo la sua natura. È un avverbio, un ossimoro, un punto di osservazione che può essere ribaltato. Come la donna in copertina. È una storia che scivola velocissima fino alla fine con la grazia e la spudoratezza che Lodoli ha reso, negli anni, sempre più leggere, esatte, una lingua che pare sognata. In questo romanzo - una peculiare forma di autofiction alo specchio - qualcuno guarda qualcun altro, lo osserva con tenerezza e passione, lo accompagna col suo sguardo lungo una vita intera.
Il libro racconta la storia di una bidella e di un giovane professore, Matteo.
I due si incontrano in un giorno di pioggia, quando lui si reca, in grave ritardo, per insegnare nella stessa scuola dove da tempo lei lavora. Il loro primo incontro è strano: lui bagnato come un pulcino, i capelli arruffati, entra nella scuola, formando una pozzanghera ai suoi piedi. E lei, con tenerezza, lo rimprovera e lo guarda con uno sguardo che dice tutto e niente.
Lì inizia l’esistenza di due persone, che forse non si incontreranno mai davvero, o forse sì? Lui è un insegnante di Lettere, un po’ sui generis, scrive un libro che all’uscita gode di un discreto successo. Lei, per farlo contento, di nascosto compra un sacco di copie del suo libro, senza mai leggerlo.
Lui la chiama “Caterina”, che non è il suo vero nome, e sembra non accorgersi mai di lei. Lei lo amerà per sempre, di nascosto, da lontano, senza mai confessargli nulla.
Lui si sposerà con Maddalena, avrà tre figli, e poi si separerà.
La bidella lo seguirà persino al mare, da lontano, assisterà alle sue vacanze felici con i bambini e una moglie bellissima. Senza mai avvicinarsi troppo o farsi vedere. Poi lui si separerà e lei sarà sempre lì, pronta a consolarlo:
Matteo ha continuato stancamente a fare le sue lezioni, e io a pulire le classi e i bagni, a passare lo straccio, e lo facevo con piacere, perché ero contenta di stare ogni giorno a pochi metri dal mio amore e di rendergli pulita l’esistenza.
Lui scriverà un secondo libro, e lei volerà fino a Parigi per assistere, non vista, alla sua presentazione. È amore o ossessione? È il racconto di una vita sprecata a inseguire un amore che esiste solo nella testa di una donna? O è qualcosa di più? È forse amare senza nulla chiedere in cambio? Può dirsi “vero amore”?
Un giorno a lei appare in giardino, mentre lei sta coltivando con amore e passione nel giardino della scuola le rose e le margherite, per allietare l’esistenza a lui che forse manco le nota, un individuo strano, piccolo, che si permette di redarguirla con gravi parole:
Tu stai sprecando la tua vita in un amore senza amore, in un sogno da bambina viziata, che vuole il cielo senza amare la terra. Io sono qui per metterti in guardia. Tu hai schivato ogni tentazione, e per che cosa? Per quel professore che neanche sa che esisti, per un sogno senza sognatori, un raggio di luce in una stanza dove non c’è nessuno.
Come finirà per la coppia non coppia? Matteo a lei:
Ricordava il minotauro: chiuso tristemente nel suo labirinto, metà uomo e metà attesa di niente. E però era sempre stato tanto bello, con quegli occhi da ragazzo in fuga e la testa ancora piena di ricci confusi, le mani grandi e quel sorriso tenero e indistruttibile. Per me era sempre il mio batticuore, invecchiava, ma come invecchiano le stelle. A che giova tutto questo, e questi giochi, e questo amore infinito?
Una lettura che è intrisa di magia. L’autore è particolarmente abile nel tratteggiare una storia che pare essere una fiaba incompiuta. Il linguaggio contribuisce a creare l’atmosfera, è ricco di metafore, di figure retoriche che hanno l’unico scopo di tratteggiare un amore che è un non amore, che si nutre del niente, ma è forte e potente, come forse pochi amori sanno essere.
È un romanzo che racchiude una preziosa morale:
Tanto poco basta per essere felici, bisogna solo respingere il mondo e consegnarsi a un’ossessione assurda e bellissima.
Poetico, struggente, potente, differente. Molto consigliato! Buona lettura!
Tanto poco
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Un libro perfetto per...
A chi ama le belle storie, romantiche, magiche.
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