The dark side of the Pink Wall di Roberto Baldini

Roberto Baldini ci presenta il suo racconto The dark side of the Pink Wall, pubblicato da Liant. Amore sulle note dei Pink Floyd...

- Roberto, da dove ti è giunta l’ispirazione per scrivere The Dark Side Of The Pink Wall?

L’ispirazione è arrivata dal mio grande amore per la musica. In una calda estate degli anni novanta acquistai, per puro caso, l’ultimo disco dei Pink Floyd, The Division Bell. Ero sempre stato riluttante al rock britannico però, non so perché, decisi d’acquistare quel disco. Ne fui rapito. La cosa che mi stupì più di tutte fu che quell’album era esattamente come me l’aspettavo, praticamente lo conoscevo già prima ancora d’ascoltarlo. Una cosa stranissima. Da lì in poi iniziai a procurarmi tutti i dischi di questo mitico gruppo e, a distanza di quasi vent’anni, ho deciso di omaggiarli alla mia maniera.

- Perché hai scelto questo titolo?

In realtà sono tre titoli. Derivano dai loro album The Dark Side Of The Moon (1973), The Wall (1979) e dal nome della band.

- In questo racconto parli più di musica o d’amore?

Cinquanta e cinquanta! Ogni mio scritto non può esimersi dal parlare d’amore, è più forte di me. In questo caso l’amore sarà raccontato attraverso le canzoni dei Pink Floyd, che daranno voce a questo magnifico sentimento e ne faranno da colonna sonora.

- Cosa significa per te scrivere?

Significa donare emozioni agli altri. Immaginare un qualcosa di magico e riportarlo sulla carta. Questa è la parte facile. Il difficile è far vedere al lettore ciò che tu hai disegnato con la mente. Quando questa magia riesce, allora mi sento un vero scrittore, indipendentemente dalla classifica dei libri più venduti.

- Perché dovremmo leggere il tuo libro?
Per risollevarvi un po’ il morale. Per sognare con le magiche note dei Pink Floyd. Per leggere di un amore frizzante. Perchè ho scritto questo racconto con amore e voglio donarvene almeno un poco.