Ti regalo il cielo
- Autore: Giulia Arnetoli
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
Il romanzo d’esordio di Giulia Arnetoli, “Ti regalo il cielo” (Augh! Edizioni, 2017) narra la storia di Sole, una giovane ragazza che frequenta l’ultimo anno di liceo, profondamente segnata dalla morte della sorella Marta. L’opera, che ho molta apprezzato, dimostra come Giulia Arnetoli, con una scrittura essenziale, sia riuscita perfettamente ad allontanare la percezione della sua persona dalle righe del romanzo.
Edward St. Aubyn, autore de “I Melrose”, sostiene che per essere credibili sia necessario scrivere di se stessi, seppur in terza persona. Condivido questa affermazione, così come sono stato rapito da Karl Ove Knausgard che nel suo “La Mia Lotta”, pubblicato in più volumi, racconta la sua esistenza - un’esistenza se vogliamo banale - e, raffigurando i protagonisti nella loro ordinarietà, si espone al rischio, poi effettivamente configuratosi, di divenire oggetto di disapprovazione da parte della critica.
Nel caso di Giulia Arnetoli, pur essendo evidente che la narrazione affronta una vicenda vissuta in prima persona, ciò non turba la finzione ma la completa. Ci troviamo di fronte a una scrittura dolce e forte, molto femminile, quella di una persona che risente delle proprie vicende: non si tratta però di semplice cronaca, o di un memoir autobiografico, quanto piuttosto del mezzo attraverso cui è possibile dare il là alla narrazione; Giulia Arnetoli conosce ciò di cui parla, e lo rivela.
Leggendo “Ti regalo il cielo” è fondamentale evitare di focalizzarsi sulle contingenze, occorre invece lasciare che la narrazione fluisca, come vuole l’autrice, svincolata da ogni legame affettivo. È per questo che è facile distanziarsi dal racconto autobiografico: il lettore riesce ad accettare facilmente Sole, Marta, Leonardo e tutti gli altri personaggi che si trova di fronte nella narrazione: ci raccontano la loro storia, ci impongono di essere ascoltati.
“Ti regalo il cielo” è un romanzo dalla trama inattesa. Affronta una sofferenza che Giulia Arnetoli descrive con naturalezza: dimostra di conoscerla. Allo stesso tempo però si tratta di un romanzo permeato da un alone di fiducia che, fin dalle prime pagine, scaturisce dalla giovinezza della protagonista: a Sole - nomen omen - non viene negato il diritto alla speranza, neppure quando è chiamata ad affrontare la tragedia familiare e il destino nefasto della sorella. È un racconto che parla di un tempo tormentato della vita di ognuno, dove la sofferenza è soltanto una parte di questa verità, un tramite che prescinde dalla natura umana, dal tormento giovanile, dalla difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo, un sentimento che Giulia Arnetoli rappresenta in un modo che mi ha stupito grazie alla spontaneità delle sue parole, nonostante quel tempo sia per lei ormai lontano.
In “Ti regalo il cielo”, l’autrice dimostra, in definitiva, di saper modellare i vissuti del suo passato: ce li restituisce nella fedeltà di una cronaca antica, affidata alla percezione del lettore, per far emergere la loro vera intenzione. Giulia Arnetoli ha il dono inatteso di trasmettere questa cronaca con efficace disinvoltura, per questo dobbiamo accoglierla come vera scrittrice.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ti regalo il cielo
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