Tre io di Mario Rossi

Tre Io di Mario Rossi è un romanzo sconvolgibudella (nel senso buono del termine).
E’ la storia di tre personaggi che nello spazio di una notte si incontrano per caso e finiscono per intrecciare le loro vite in un finale inaspettato. E’ la storia di un uomo e del suo sguardo cinico e crudo sugli altri uomini; di una donna, moglie e mamma, che non ha altro desiderio che evadere dalla sua vita benestante e tranquilla anche solo per una notte; e di un ragazzo che si vuole divertire.

Tre protagonisti, tre colori diversi per identificarli nella lettura del romanzo: l’uomo è il blu, la donna il rosso e il ragazzo il verde, così il lettore è immerso direttamente nel personaggio senza il filtro del narratore, scelta originale e particolarmente azzeccata per questa storia, che si snocciola durante una notte di delirio, alcool, droghe sintetiche, strani incontri e riflessioni profonde sulla natura dell’Uomo e soprattutto dell’Uomo nella nostra società piena di contraddizioni, stereotipi e falsità.

Per narrare questa storia Mario Rossi (uno pseudonimo, l’autore vuole rimanere nell’ombra, peccato...) utilizza uno stile forbito e armonico, rapido ed essenziale nel descrivere umori e situazioni con poche e precise pennellate d’inchiostro. Eccone un esempio:

“La verità è che odio gli esaltati. Non vedo acume nei loro occhi. Gonfiati come palloni e indaffarati nel costruirsi un’immagine, basterebbe un minuto di silenzio introspettivo a minare le basi delle loro certezze...”

e così via, lungo le 138 pagine del romanzo che si leggono tutte d’un fiato, una dopo l’altra, perché proprio non si riesce a smettere di continuare. E quando si arriva alla fine è inevitabile correre a rileggere qua e la alcune descrizioni perfette, scritte con acume e senso critico ed un’invidiabile onestà. Un romanzo pieno, anche se breve.