Professori sull’orlo di una crisi di nervi. Sono quelli dell’ultima fatica della professoressa sangiovannese Antonella Landi, dal titolo “Tutta colpa dei genitori”, pubblicato da Mondadori nel 2010. Questo libro racconta i genitori dal punto di vista di una professoressa. Anzi, della Profe, “l’insegnante con gli anfibi” diventata nota con libri, blog, radio e giornali e intervistata nel 2009 anche su SoloLibri.net (4 chiacchiere (contate) con... Antonella Landi).
Si legge nel primo capitolo:
«Mamma, quello di Filosofia mi ha dato tre.»
«Quello di Filosofia è un deficiente: domani ci vado a parlare io e gliene canto quattro.» Ma dove vuoi andare? Ma cosa vuoi cantare? Stai a casa tua, genitore, e casomai canta a tuo figlio di studiare più. Che male non gli fa”.
Per Antonella Landi è tutta colpa dei genitori se, oggi più di ieri, i ragazzi studiano poco, studiano male, non studiano affatto. Se è impossibile parlare con loro, farsi ascoltare, stabilire le regole e farle osservare. È colpa loro se il ruolo e l’identità degli insegnanti sono stati degradati, la loro autorità delegittimata, la loro professionalità vilipesa.
Ecco un’intervista in cui la scrittrice racconta il libro a "Segni di vita" la rubrica de La Nazione:
Abbiamo raccolto alcuni pareri sul libro, in una scuola valdarnese come lo è la scrittrice: l’Istituto Comprensivo “Francesco Mochi” di Levane.
Il preside Aldo Pampaloni concorda con Antonella Landi quando vede nella carenza di educazione il maggiore ostacolo ad un buon rendimento scolastico: ”Non sanno più dare il giusto valore alle cose. Un esempio. Qualcuno ha bloccato la ventola del mio computer con un cilindretto di carta. Il pc si è fuso. Più che sabotaggio si tratta di stupidità. Adesso c’è un pc in meno per tutta la scuola. Poi, se ci parli a quattr’occhi si accorgono dell’errore. Ai miei tempi se tornavi a casa brontolato dal professore, venivi ripreso anche dai genitori. Adesso no”.
Alza la voce la professoressa di Educazione Fisica, Giustina Nittoli: ”Landi ha ragione. Bisogna smetterla di proteggere questi ragazzi a tutti i costi. Sono ragazzi normali, non campioncini. Se pigliano tre, se lo meritano. Sono diventati arroganti, prepotenti e sciocchi per la protezione dei genitori”.
Anche Spartaco Chiatti di Educazione Artistica, un amico per i suoi studenti, uno che non ha esitato a contattare la Procura per tutelare un alunno disabile che non può frequentare le aule speciali al primo piano per mancanza di ascensore,sbotta: ”Questi ragazzi sono pieni di arroganza. Si credono al di sopra di tutto perché a casa loro non gli dice niente nessuno. Ci avrebbero anche una buona testa ma non gliene importa niente. Il nostro lavoro consiste adesso soprattutto nell’arrabbiarsi”.
Anche Don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, in visita a Montevarchi su invito del Centro San Lodovico, non accusabile certo di essere un autoritario di destra, ha spezzato una lancia per il pensiero della scrittrice: ”Basta con questi genitori che rappresentano il sindacato dei ragazzi, anche di quelli bulli. Addirittura si sono verificate aggressioni all’uscita della scuola a professori che avevano ripreso i ragazzi. Occorre una nuova alleanza famiglia-scuola che rilanci una considerazione più alta per gli insegnanti. Quando io tornavo a casa rimproverato dai professori, i miei genitori confermavano il loro operato”.
- Avete letto il libro? Lasciate il vostro commento!
Potrebbero interessarti:
- "Lettera da una professoressa" di Norma Stramucci
- "Nessuna scuola mi consola" di Chiara Valerio
- "Cuanta pasion!" di Giulia Alberico
- "Togliamo il disturbo" di Paola Mastrocola
- Visiona qui tutti i libri con argomento la SCUOLA recensiti su SoloLibri.net
Tutta colpa dei genitori. La versione della profe
Amazon.it: 27,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Tutta colpa dei genitori
Lascia il tuo commento
Sono pienamente d’accordo con l’autrice di questo libro. Sembra che tutti i genitori vogliano un figlio genio, e per questo non accettano che, in realtà, il loro ragazzo ha doti "normali", e che, come tutti, si deve impegnare per ottenere il risultato.
I ragazzi terminano le superiori, ma poi spesso non riescono a finire l’università a causa di un’insufficiente preparazione. L’Italia è all’ultimo posto in Europa per il numero dei laureati.
L’insegnante, spesso precario, si sente ricattato dai genitori, e non riesce a svolgere con tranquillità il suo lavoro.
Non dico che la scuola debba tornare come una volta, cioè come era prima del Sessantotto, ma nemmeno è giusto il lassismo di adesso.